Centrodestra Pontedera: "Degrado all'ingresso della città"

Siamo di nuovo a segnalare una situazione di degrado in città. E questo, non ci rende affatto felici. Parliamo dello scheletro di cemento che sorge nei pressi del centro commerciale Coop, in corrispondenza di uno dei numerosi ingressi alla città. Lì dove avrebbe dovuto prendere vita un maxi condominio, oggi campeggia un mostro che non solo non rende onore a Pontedera, ma ne abbassa il livello generale di qualità della vita, e dà una possibilità in più di radicamento alla microcriminalità. Perché dentro all’immobile semi-costruito vivono sbandati e persone senza fissa dimora, e perché l’area del cantiere è diventata una discarica a cielo aperto. Non c’è alcun tipo di controllo, chiunque può andare e venire attraverso i buchi ormai enormi nella tutt’altro che indistruttibile recinzione metallica che avrebbe dovuto delimitare l’area dei lavori. Ci risulta che l’opera portata avanti e completata dalla ditta Giusti di Pistoia, fallita nel giugno scorso. Il Comune non può accettare tale situazione di degrado sul proprio territorio. Amministrare una città significa studiare e mettere in atto soluzioni capaci di andare oltre il più tradizionale tormentone “non possiamo farci nulla”. E il cantiere ex Giusti è solo uno degli esempi di immobili fatiscenti in città. Pensiamo alla palazzina ex Enel in via Pisana, all’ex autosalone Automar, in via Savonarola, alla vecchia carrozzeria Valdera, in via Fosso Vecchio. Luoghi che ospitano persone pronte a delinquere, senza scrupoli e senza lavoro, che vivono di azioni criminali. Il Comune sta fermo, e poi chiede più controlli alle forze dell’ordine quando la situazione degenera nei quartieri e nelle strade del centro. La lotta al degrado si fa con atti concreti, riqualificando la città, non parlando dalle stanze comunali. Serve un piano di recupero degli scheletri abbandonati, da concordare coi proprietari. E se questi ultimi non mostrano collaborazione, il Comune deve procedere con i lavori di bonifica e poi addebitare loro i costi, come la legge consente di fare. Fatti, non parole è questo che serve per la rinascita della nostra città.

Matteo Arcenni Barbara Badalassi Giuseppe Iunco Matteo Bagnoli

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