Ennesimo rinvio. E poi eravamo noi che dovevamo scusarci? Con questa sinistra elezioni comunali che vai, promessa elettorale che trovi. Adesso si accampano scuse ma quella del Sindaco Fossi è stata una condotta gravemente irresponsabile.
Non usa mezzi termini Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi, nel commentare l’ennesimo rinvio della riapertura dell’ufficio postale di San Donnino chiuso da oltre 100 giorni da quando l’8 Maggio scorso si registrò la tentata rapina con l’esplosione del bancomat che provocò ingenti danni a tutto l’ufficio
Secondo l’ultimo cartello affisso, già posticipato decine di volte, l’ufficio doveva tornare operativo il 18 Agosto scorso. Adesso il nuovo cartello rinvia la riapertura al 3 settembre.
Sulla riapertura dell’ufficio postale non si può scherzare ed è irresponsabile che il Sindaco Fossi, in preda al panico per essere finito al ballottaggio, abbia assicurato, giurato e spergiurato che l’ufficio postale avrebbe riaperto il 5 Luglio scorso. Da quel momento, continua Gandola, dopo le denunce del centrodestra, è scattata a sinistra una vergognosa corsa all’annuncio con seguito di rinvii con cui evidentemente il Pd ha pensato e pensa tutt’ora di poter tenere in ostaggio tutta la frazione di San Donnino privando la comunità di un servizio essenziale. Ed ora ritonfa, mentre gli operai non si sono mai visti presso l’ufficio postale, ecco il nuovo cartello, nuove scadenze un nuovo cronoprogramma. Si tratta di una condotta irresponsabile, commenta Gandola.
Con Fossi, oramai San Donnino è ridotta in pantaloni corti che non riescono a coprire le caviglie su cui viaggiano i bisogni della popolazione.
Detta proprio in soldoni si è rovinato quel che c’era senza nessuna prospettiva di sviluppo. In questi anni, la frazione che conta 6500 residenti, ha già perso molto: la chiusura del distaccamento della polizia municipale, lo sportello certimat, i negozi di vicinato e con la chiusura da oltre 100 giorni dell’ufficio postale tuta la frazione viene lasciata scoperta in balia di promesse puntualmente smentite che hanno di fatto defraudato i cittadini stessi.
Noi di Forza Italia insieme a tutta la colazione di centrodestra guidata da Maria Serena Quercioli l’avevamo detto chiaro: quell’ufficio postale non riaprirà, di certo non riaprirà nei termini indicati. Ma il suo futuro è incerto anche perché lo stesso si trova in un immobile sotto sfratto ed in affitto mentre l’ufficio postale di San Piero a Ponti risulta essere di proprietà delle poste dove, peraltro, esistono problemi dovuti alla presenza di amianto in larghe porzioni del tetto.
Lo ribadiamo ancora una volta: le cose non tornano, le frasi dette non corrispondono alla realtà dei fatti, nessun cantiere è mai partito, il cartello affisso parla di 15 giorni di lavori ma gli operai i residenti non li hanno mai visti. Sulla vicenda noi non consentiremo che i cittadini siano raggirati come accaduto con la soppressione della sede distaccata del Liceo Agnoletti che Fossi ha negato per oltre un anno nonostante fosse già scritta nei documenti ufficiali.
Pronta al riguardo l’interrogazione di Forza Italia: pretendiamo risposte ufficiali, vogliamo leggere una nota di poste italiane sul futuro dell’ufficio. Di parole, quasi tutte false, ne sono state dette davvero fin troppe, conclude il capogruppo azzurro.
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