Firenze non è in vendita, non si vede come sia possibile considerare risorsa questa ennesima avventura di consumo di suolo e di città. La tutela dei residenti e delle attività produttive passa da una concezione della città che privilegi chi a Firenze vive e lavora, non dalla ricerca di ulteriori arrivi turistici che, palesemente, l’amministrazione non è in grado di gestire né la città di sopportare.
Qualche volta bisogna sapere dire no. E’ semplice e farebbe del bene a tutti. La città non ha bisogno di ritorni d’immagine di questo tipo che portano a considerare la storia secolare della città come un Big Mac, a interpretare la sua immagine come un qualsiasi marchio globale. Basta veramente.
Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze
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