Spari a Vicofaro, le reazioni all'aggressione razzista: "Aspettiamo condanna di Salvini"

Il fatto

Il Sindaco di Pistoia esprime una ferma condanna per i recenti fatti di Vicofaro.

Dalla prima mattinata di oggi, il Sindaco è in costante contatto con la Questura di Pistoia. Se il lavoro degli inquirenti dovesse confermare quanto riportato dai media in queste ore in riferimento alla sparatoria avvenuta ai danni del giovane gambiano, si tratterebbe di un fatto gravissimo per la città e per le istituzioni.

«La nostra – interviene il Sindaco di Pistoia – è una città che rifugge dall’odio e non è disposta a tollerarlo. Ogni forma di razzismo deve essere condannata in modo fermo e deciso. Questi episodi sono quanto di più distante ci possa essere dalla cultura e dalla tradizione della nostra città».

Il Sindaco e la giunta fanno appello a tutti affinché il clima di queste ore non sia ulteriormente esasperato e invitano a una profonda riflessione che non deve in alcun modo lasciar posto alle polemiche.Infine il Sindaco esprime vicinanza al giovane vittima delle aggressioni.

Il vescovo di Pistoia: "Oggi siamo seduti su di una polveriera e occorre imparare tutti ad essere cauti"

In merito alla vicenda denunciata da parte di don Massimo Biancalani, relativa all’ennesimo episodio a sfondo razziale a carico di un ospite del centro di accoglienza situato nei locali adiacenti la parrocchia di Vicofaro, Mons. Tardelli – nel portare solidarietà e vicinanza alla giovane vittima – vuole nuovamente stigmatizzare il clima di tensione e di esasperazione del dibattito pubblico e che oggi sta producendo i suoi frutti più amari. Il vescovo di Pistoia, già da molti mesi aveva messo in guardia rispetto al clima velenoso che si sta sviluppando in diocesi, in Toscana e nel Paese:

«Oggi siamo seduti su di una polveriera e occorre imparare tutti ad essere cauti nei gesti e con le parole, perché non accada esattamente il contrario di ciò che vorremmo: che scoppi la guerra, dove invece ci vuole la pace. Oggi gli animi sono surriscaldati – afferma Tardelli – ci si muove spinti più dalla “pancia” che dalla ragione; più dalle sensazioni che dall’ obbiettività. E’ tempo, il nostro, in cui io credo occorra vigilare. Sulle nostre idee e sulle nostre parole; su ciò che ci viene comunicato e a nostra volta comunichiamo. Su ciò che facciamo ogni giorno; sulle nostre piccole o grandi scelte quotidiane. Occorre vigilare, prima che accada il peggio! Perché la rabbia non vinca sulla pazienza, la paura sul coraggio, l’insulto e l’arroganza sul rispetto, la violenza sull’amore».

Enrico Rossi: "Caccia al nero, aspettiamo condanna di Salvini"

"Anche in Toscana la caccia al nero. Ma per Salvini e per Di Maio nessun problema di razzismo. Ora ci aspettiamo parole inequivocabili di condanna dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini e dai rappresentanti del governo 5Stelle-Lega". Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "Cos'altro deve accadere per capire che siamo dentro una pericolosissima spirale di razzismo e violenza?",

Confederazione USB Toscana: "Specchio del clima del paese"

Questa notte si è verificato un nuovo grave episodio ai danni di un immigrato, un ospite della Parrocchia di Vicofaro (Pistoia). Alcuni soggetti hanno prima gridato “negri di merda” e poi esploso colpi di pistola al loro indirizzo. Per fortuna non ci sono stati feriti. Non è il primo episodio ai danni della comunità che accoglie e aiuta molti migranti; è lo specchio di un clima che si va istaurando in questo paese, pompato da tanti politici che per far dimenticare le condizioni in cui versa gran parte della popolazione e le feroci disuguaglianze sociali, altro non sanno fare che aizzare i penultimi contro gli ultimi della fila, illudendoli che l’origine dei loro mali è da ricercarsi nel migrante. Nell’esprimere  la nostra totale e completa solidarietà e vicinanza a Don Biancalani e ai migranti da lui ospitati, con i quali abbiamo intrapreso un percorso di solidarietà attiva, non possiamo non ribadire che il razzismo e l’intolleranza razziale si possono combattere solo sconfiggendo le povertà e le disuguaglianze sociali e coloro che le hanno generate.

Brignone-Maestri (Possibile): "Altre pallottole a Pistoia, Salvini faccia il ministro"

“Solidarietà ai ragazzi di Don Massimo Biancalani, alla parrocchia di Vicofaro, a tutte le cittadini e i cittadini della Pistoia democratica, civile e solidale. Il ministro dell'Interno parcheggi sulla spiaggia la moto d'acqua della Polizia di Stato con cui si fa fotografare in gioioso trastullo a Milano Marittima e vada a Pistoia a far sentire la presenza dello Stato, della Repubblica, delle istituzioni. Vada a presiedere il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico e garantisca - se ne è capace - la sicurezza che, da quando siede al Viminale, è diminuita per tutti”. Lo dichiarano Andrea Maestri e Beatrice Brignone della segreteria di Possibile, denunciando la gravità dell'episodio avvenuto in Toscana.

“Perché - aggiungono Maestri e Brignone - le pallottole non sono razziste, sono indifferenti, possono colpire un migrante, possono colpire un bambino che va al CRE estivo, un nonno che lo accompagna, una mamma che va al lavoro, un papà che esce dal supermercato, un lavoratore che torna a casa dopo il turno di notte, tutti. Le pallottole possono colpire tutti. Le pallottole di Pistoia  però le hanno sparate dei criminali razzisti. E ora basta”.

Aldo Bartoli, Anpi Pistoia: "Indignazione nell'ottantesimo della legge sulla difesa della razza"

Alla notizia dell'attentato di stampo razzista e fascista di questa notte ad un ospite della parrocchia di Vicofaro, esprimiamo la nostra solidarietà al giovane migrante, che per fortuna è rimasto illeso, estendendola a don Biancalani e all' intera comunità di  Vicofaro, e soprattutto la nostra indignazione per quanto, con preoccupante escalation,  accade a Pistoia nell' ottantesimo anniversario della legge sulla difesa della razza.
Additiamo nei politici mossi dalla cinica ricerca di facili consensi  la maggiore responsabilità  del clima di intolleranza, crescente negli ultimi mesi, verso migranti e rom. La propaganda facile e la violenza verbale di chi dovrebbe, per funzione istituzionale, assicurare la convivenza  civile secondo  i valori  della Costituzione Repubblicana stanno facendo  emergere anche a Pistoia un razzismo preoccupante, che chiediamo al Prefetto di contrastare, convocando il Comitato Provinciale per la Sicurezza e l' Ordine pubblico e al Sindaco Tomasi una convocazione urgente del Comitato Unitario per la difesa delle Istituzioni Repubblicane.

Cosimo Maria Ferri: "Episodio da condannare"

"L’episodio di Vicofaro è gravissimo, un gesto da punire severamente, sono vicino con affetto a don massimo Biancalani, ai suoi ragazzi, a tutta comunità della parrocchia, a cui va tutta la mia solidarietà. Un clima d’odio, razzista che spaventa, non più sostenibile e che richiede una riflessione da parte di tutti ed in particolare dalla politica e dalle istituzioni. Non si può andare avanti così, questo clima di contrapposizione crea allarme e preoccupazione nella società civile. Garantire sicurezza vuol dire far capire a tutti quanto sia importante rispettare le persone,  non usare violenza, saper convivere con gli altri. Il tema delle armi e’ poi sempre più delicato, e i paletti per il possesso devono essere ben definiti e rigidi. Occorre rafforzare i controlli e dire No alla Violenza, alle aggressioni, ad ogni tipo di minaccia! E’ molto pericoloso che possa percepirsi come normalità il Far West. Su questi temi il No deve essere corale"

Spinelli (Mdp): “Salvini esprima condanna altrimenti è complice. Solidarietà a don Biancalani e ai ragazzi della parrocchia”

“Quello che è successo a Vicofaro, a Pistoia, è di una gravità sconcertante. Esprimo tutta la mia solidarietà a don Massimo Biancalani, ai ragazzi ospiti della parrocchia di Vicofaro e a tutta la comunità pistoiese che respinge ogni forma di violenza e intolleranza. Praticamente ogni giorno, da nord a sud del Paese,  assistiamo con sgomento ad episodi di razzismo e intolleranza verso persone di colore, ma per il Governo gialloverde non esiste nessuna emergenza, nessuna escalation di violenza di matrice xenofoba. La caccia al nero, la caccia al diverso, caro ministro Salvini, in Toscana non l’accettiamo e non l’accetteremo: la invito a ripristinare quanto prima sicurezza e legalità nelle nostre strade. E alle forze dell’ordine,  invece di fare usare i manganelli quando dei manifestanti appendono uno striscione contro la sua forza politica – come è successo due giorni fa a Livorno - le doti di strumenti adeguati per debellare il razzismo incuneatosi pericolosamente nelle nostre comunità, mettendo follemente a rischio l’intera popolazione. La Toscana è terra accogliente, antirazzista e antifascista, respingeremo con fermezza ogni tentativo di sradicare i valori di questa terra”. È quanto dichiara Serena Spinelli, capogruppo Mdp in Consiglio regionale e coordinatrice regionale di Articolo Uno Mdp in merito a quanto successo a Pistoia, presso la parrocchia di don Biancalani.

Niccolai (Pd): "Lontano da radici di società democratica di Pistoia"

"Aggredire verbalmente e utilizzare armi contro una persona, di qualunque nazionalità sia, è quanto di più lontano dalle radici di una società democratica e dalla storia, fatta di solidarietà e di rispetto, della città di Pistoia. Mi auguro che le autorità competenti individuino quanto prima i responsabili di un fatto cosi grave. Desidero perciò esprimere massima solidarietà e vicinanza alla comunità parrocchiale di Vicofaro".

Angelini (Cgil Toscana): “Gravissimo episodio, in Toscana un brutto clima come questo non c’era mai stato

Spari contro un migrante a Pistoia, la nota di Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): “Si tratta di un gravissimo episodio, che rappresenta un segnale molto preoccupante dell’accentuarsi di fenomeni di razzismo che una campagna politica irresponsabile contro i migranti rischia di far degenerare. In una regione come la Toscana, tradizionalmente accogliente e solidale, un clima così brutto come questo sui migranti non c’era mai stato, per lo meno da tantissimo tempo. Per questo chiediamo alle istituzioni e alle autorità di reagire e ribadire con forza che tali episodi non sono tollerati e saranno perseguiti con tutta la necessaria determinazione. E' insopportabile e inaccettabile il silenzio di governo e ministro dell'Interno sugli omicidi, gli attentati, i pestaggi e gli oltraggi nei confronti degli stranieri. Alla base c’è il problema delle diseguaglianze sociali: le mancate risposte hanno prodotto un senso di solitudine diffuso, la sensazione di stare sempre peggio. Questo spiega perché in troppi danno retta a chi agita risposte che magari appaiono rassicuranti, ma che agiscono in realtà sulle paure, colpevolizzando chi sta peggio. Noi offriamo la nostra solidarietà alla comunità di don Biancalani e siamo pronti ad assumere iniziative di difesa e tutela dei nostri nuovi cittadini, e ribadiamo il nostro impegno a continuare in maniera ancora più significativa la lotta contro l’intolleranza e il razzismo”.

Libera cita il presidente Mattarella

La notte di giovedì 2 agosto verso le 23 due giovani italiani al grido “ne*ri di me*da” hanno sparato colpi di arma da fuoco in direzione di un ragazzo migrante ospite della Parrocchia di Vicofaro che fortunatamente è rimasto illeso. Vengono alla mente le parole del Presidente Sergio Mattarella a proposito degli spari che recentemente a Roma hanno ferito una bimba rom di un anno: l’Italia non deve diventare un far west, gesti come questi sono barbarie e non possono non suscitare indignazione.

A ottant’anni dalla pagina buia delle leggi razziali ci troviamo di fronte a un’ escalation di violenza, che purtroppo attraversa anche Pistoia, alimentata da un linguaggio, da atteggiamenti e da scelte politiche che, in disprezzo ai sentimenti di solidarietà e rispetto della dignità umana, fomentano odio, razzismo e atti criminali.

Esprimiamo solidarietà e vicinanza al giovane scampato all’attentato, a don Massimo Biancalani e ai suoi ragazzi e chiediamo al Prefetto e al Sindaco di Pistoia di prendere tutti i provvedimenti di loro competenza per garantire la sicurezza, l’ordine pubblico e una serena convivenza civile.

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