La Compagnia della Fortezza approda a Larderello con "Le Rovine Circolari"

Le Rovine Circolari
Le Rovine Circolari

Le Rovine Circolari

Sabato 4 agosto 2018 (ore 18.00) la Centrale Geotermica Enel Green Power Nuova Larderello ospita l’evento di punta del primo anno di attività del trentennale della Compagnia della Fortezza, dal titolo Le Rovine Circolari – Cerco il volto che avevo prima che il mondo fosse creato, ispirato all’opera di Borges, evento site specific della Compagnia della Fortezza, con l’ideazione e la regia di Armando Punzo e la cura di Cinzia de Felice. 

Con il sostegno di: Enel Green Power, Comune di Pomarance e Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.

Il progetto nasce dalla volontà condivisa di creare un grande evento collettivo in occasione dei 30 anni della Compagnia della Fortezza in concomitanza con le iniziative per i 200 anni della Geotermia. Un evento che non sia solo uno spettacolo fine a sé stesso, presentato con l'intenzione di richiamare un grande pubblico, ma concepito come la creazione di una grande opera d'arte, fruibile da tutta la comunità, che rimanga nella memoria collettiva e che possa diventare simbolo di un territorio.

L'opera che prenderà forma nell'area della Centrale Geotermica Enel Green Power Nuova Larderello, già Larderello 3, all'interno della quale una monumentale torre di raffreddamento è stata trasformata in un’arena per spettacoli: la nuova struttura sorge all'interno di una vecchia torre di raffreddamento la cui parte superiore è stata demolita, mentre il basamento e l'opera inferiore sono stati mantenuti e ristrutturati per dare forma a una grande arena all'interno della quale sorge un ampio e suggestivo spazio per spettacoli a cielo aperto.

La monumentale scenografia in cemento, progettata come la gradinata di un antico tempio circolare sospeso su di uno specchio d’acqua, diventerà un’installazione permanente all’interno del sito di archeologia industriale, trasformandolo in un teatro all’aperto unico al mondo, una grande opera d’arte offerta a tutta la comunità, simbolo e metafora dell’esperienza della Compagnia della Fortezza.

Il refrigerante geotermico sarà invaso di acqua come a creare un immenso lago di forma circolare e il pubblico sarà fatto entrare al suo interno e collocato in sospensione sullo specchio d'acqua. Immagini, luci, azioni performative, parole, sonorizzazioni, musiche e ritmi percussivi eseguiti dal vivo, enfatizzati attraverso la rielaborazione e la manipolazione dello straordinario riverbero del luogo, risuoneranno nel cuore e nella mente delle persone e trasformeranno lo spettacolo in una gigantesca opera d'arte, che sarà fruita dal pubblico in maniera totalmente diversa, dallo stesso pubblico partecipante quasi ri-creato in una nuova veste e con anche quest'ultimo trasformato, a sua volta, in opera d'arte.

L'immagine guida è quella di uno specchio d'acqua sul quale ci si raccoglie per compiere un rito collettivo di purificazione e rinascita.

Queste le suggestioni di Punzo:

Stando sulla riva di un lago è possibile dare libero sfogo ai sogni, alle riflessioni, all'immaginazione. ”Occhio liquido della terra spalancato ai confini della conoscenza, dove tutto ciò che è solido si dissolve nello specchio a doppia faccia”.

Il progetto TRENT'ANNI DI FORTEZZA è promosso e sostenuto da: MIBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione ToscanaEnel Green PowerACRI-Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Comune di VolterraComune di PomaranceMinistero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra.

Partners: Società della Salute Alta Val di Cecina, Az. USL Toscana Nord Ovest, Consorzio Turistico Volterra Valdicecina ValderaSiaf – Scuola internazionale di Alta Formazione, Associazione culturale VaiOltre!, Officina RolandiLibreria de L’Araldo.

Nel 2018 La Compagnia della Fortezza di Armando Punzo compie 30 anni.

Trent'anni anni di costruzione continua di Architetture dell’Impossibile hanno fatto di questo Impossibile un’utopia concreta. Nata come esperienza di “teatro in carcere”, come i più hanno provato inizialmente a etichettarla, la Compagnia della Fortezza si è affrancata da questa categorizzazione, dimostrando come il teatro non ha bisogno di alcuna aggettivazione che lo costringa. Da dentro il carcere di Volterra, la pratica generativa di nuovi mondi della Compagnia si espande, crea, si ricrea, con l’energia trasformatrice del vulcano.

Lo sguardo sereno si alza e guarda oltre un deserto di rovine e, limpido, si specchia in un futuro di acqua e cielo cristallini incastonato in archeologie di civiltà industriali.

Questi trent’anni sono un traguardo unico, per un’esperienza unica, che per prima ha creato un nuovo genere, un nuovo modo di immaginare e fare il teatro, ha aperto nuove strade, diventando un modello artistico, culturale e operativo insuperato, da seguire e da studiare e a cui fanno riferimento da tutto il mondo.

Fonte: Ufficio stampa

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