Teatro, il PD: "Persi 73mila euro del Ministero"

Dopo i primi due anni di amministrazione leghista a Cascina i risultati arrivano. Negativi. Il Ministero dei beni culturali ha abbassato il contributo annuale del teatro di Cascina di 73mila euro. Una riduzione pari al 20% dell'importo assegnato nel 2015, 2016 e 2017.

La passata gestione aveva fatto crescere il contributo ministeriale, portandolo da circa 210mila euro a circa 360mila. Con il 2017 si è esaurito il triennio del progetto artistico presentato da Donatella Diamanti, in veste di direttrice, e dal Cda guidato da Michelangelo Betti. Col 2018, primo anno "targato" dalla nuova gestione, il contributo è sceso a circa 290mila euro.

I cittadini cascinesi possono ringraziare le scelte della sindaca e la direzione artistica di Andrea Buscemi, principale fautore della nuova linea. E non parliamo di dati di pubblico, anch'essi negativi, ma del riconoscimento del ministero all'attività del teatro. Un riconoscimento "tecnico", assegnato da un esecutivo che non è di certo ostile all'amministrazione cascinese.

A questo punto si può parlare di gestione fallimentare della struttura e c'è da chiedersi se la somma sarà integrata dal Comune o meno. Una cifra che puo valere tre stipendi.

D'altronde negli ultimi tempi, dopo gli entusiasmi iniziali, gli amministratori comunali si sono sempre tenuti a debita distanza dal teatro.

Si può anche concludere che a destra vale la meritocrazia: visti i risultati a Cascina, il direttore artistico del teatro passa assessore alla cultura a Pisa.

PD Cascina

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