Bacino del Coccio nel Padule di Fucecchio, al lavoro per gli invasi

Oggi è un giorno importante per il Padule di Fucecchio: espletate le formalità burocratiche con la firma del contratto il 12 luglio con la Fea srl con sede in sede in Castelfranco Emilia (MO) e la consegna dei lavori avvenuta lunedì 16, si passa alla parte operativa relativa al primo dei due invasi previsti dal progetto di rinaturalizzazione del Padule di Fucecchio, quello del Coccio nel comune di Ponte Buggianese, seguendo un serrato cronoprograma.

Una volta allestito il cantiere nell’area del “grande lago”, durante la prima settimana sarà effettuato il taglio della vegetazione. Subito dopo inizieranno le operazioni di valutazione del rischio derivante dall’eventuale rinvenimento di ordigni bellici inesplosi: se l’esito sarà favorevole (in caso contrario dovrà essere effettuata la bonifica di tutta l’area) si potrà iniziare lo scavo. Dopo la realizzazione dell’invaso inizieranno le operazioni di escavazione dei fossi e la rimodellazione degli argini nei sottobacini del cratere palustre.

I lavori si protrarranno fino al 15 settembre, data limite secondo le prescrizioni della Regione in materia di tutela ambientale. La realizzazione del bacino del Coccio è il primo degli interventi fondamentali per la raccolta delle acque nel periodo di massimo livello idrico e il successivo rilascio nel periodo di siccità. Questa sorta di vasca di stoccaggio con un volume massimo di 78.800 mc e una profondità massima di 11,80 m s.l.m., avrà caratteristiche naturalistiche tali da costituire una nuova area di particolare valenza ambientale assicurando la presenza di una zona che rimarrà permanentemente allagata per garantire una riserva d’acqua costante.

Il progetto globale, redatto dai tecnici del Consorzio 4 Basso Valdarno, è un’opera fondamentale per salvare un ecosistema naturale tra i più interessanti del nostro paese, oggetto di SIC e del progetto Life “Sos Tuscan Wetlands” per la salvaguardia della biodiversità contro le specie aliene che da tempo minacciano un patrimonio antichissimo.

Complessivamente quest’opera avrà una durata di 3 anni: sempre nel periodo estivo che va dal 15 luglio al 15 settembre proseguiranno le operazioni di escavazione dei fossi nei sottobacini del cratere palustre e la realizzazione del secondo invaso, quello di Castelmartini nel comune di Larciano.

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per l’avvio dei lavori – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni -. Si tratta di un intervento fondamentale sia dal punto di vista della riqualificazione naturalistica dell’area sia da quello dell’efficienza idraulica del bacino perché garantirà la tutela e la riqualificazione di un’area umida tra le più importanti e pregiate d’Europa. Ringrazio di nuovo il commissario Fabio Zappalorti e il Consorzio tutto per il lavoro svolto che ci ha permesso di arrivare a questa importante tappa”.

“Finalmente dopo mesi di lavoro, grazie al supporto della struttura del Consorzio e all’impegno in prima persona dell’Assessore Fratoni, siamo a dare il via a quest’opera importantissima per tutto il territorio del Padule. Ma l’impegno vero comincia da oggi con la verifica costante e minuziosa della corretta esecuzione dei lavori nel rispetto delle tempistiche stabilite” il commento del commissario straordinario Fabio Zappalorti.

Fonte: Consorzio di Bonifica

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