San Bartolomeo domina, Giostra del Saracino senza storia

È stata una Giostra del Saracino senza storia, quella di Sarteano, vinta DOMENICA 15 LUGLIO da Claudio Rossi per San Bartolomeo sul cavallo Nadir con cinque stoccate su cinque. Un’accoppiata che si è dimostrata imbattibile, quella della contrada bianco-viola. Distanziati gli altri: Giacomo Perugini su Chantal My Love (Santissima Trinità) con tre stoccate, al pari di Guido Gentili (San Lorenzo) su Nanut. Due stoccate, poi, per Fabio Tamagnini (San Martino) con il cavallo Akaba e una per Francesco Perugini (Sant’Andrea) con Sibilia. In ogni caso la gara, che si è svolta in un caldo torrido, si è dimostrata come al solito avvincente.

Si è registrata la consueta, impeccabile organizzazione per questa festa che ha 560 anni di storia (i primi documenti sono relativi al 1458). Quella che si è appena svolta era l’edizione straordinaria (la Giostra si volge tradizionalmente il 15 agosto) di un gioco equestre che affonda le sue origini nel Medioevo, e che è tornato da anni, dopo brevi interruzioni, a coinvolgere l’intera cittadinanza. Il teatro, come al solito, una piazza Bargagli gremita, approntata con tufo e tribune. E come tradizione, i risultati della provaccia sono stati completamente stravolti. Basti pensare che la vittoria era andata alla contrada di Sant’Andrea con cinque stoccate su cinque, davanti a San Martino (quattro stoccate), San Barolomeo (due), San Lorenzo e Santissima Trinità (una). Nel pomeriggio di ieri un nutrito corteo storico ha solcato le vie del centro (dalle 16). In chiusura l’esibizione degli sbandieratori e dei tamburini delle contrade del paese. Poi le cinque carriere per centrare, con una lancia, l’anello di 6 centimetri di diametro posto sullo scudo del buratto.

Da segnalare che questa edizione è stata la prima regolata da una nuova convenzione tra Comune, Contrade e Associazione Giostra del Saracino. L’atto è servito a sancire una collaborazione stretta, in una realtà dinamica che, in questi giorni, propone anche uno spettacolo teatrale e una mostra fotografica al castello, oltre alle normali attrazioni museali. È la filosofia di Sarteano Living che mira a coinvolgere un intero paese negli eventi, come nelle attività sociali.

Fonte: Ufficio stampa

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