Meno volumi da costruire e più verde: ecco il Piano Operativo

Meno capannoni nuovi in aree libere del territorio, meno case nuove e uffici per un taglio totale di 74.521 mq di edifici nelle previsioni per il prossimo futuro di Scandicci: l'attenzione si concentrerà invece nelle ricuciture e nelle riqualificazioni dei quartieri, nella qualità dei luoghi di lavoro con il recupero di vecchi spazi industriali, in nuovi servizi pubblici e privati raggiungibili con la tramvia e i mezzi pubblici, grazie ad uno sviluppo della città lungo la linea 1 e ad un prolungamento del Centro di Scandicci verso l'area di Villa Costanza; proprio in quest'area, accanto al futuro parco del Cnr e dell'Acciaiolo, sorgerà una vera e propria porta urbanizzata per l'accesso alla Città metropolitana di Firenze. Il Consiglio Comunale nella seduta di martedì 10 luglio 2018 ha adottato il nuovo Piano Operativo (il vecchio Regolamento Urbanistico) e la variante al Piano Strutturale di Scandicci, con i voti favorevoli del Pd, di Fare Comune e di Alessio Babazzi del Gruppo Misto e quelli contrari di M5S, Alleanza per Scandicci e di Erica Franchi, Giulia Bambi e Chiara De Lucia del Gruppo Misto.

Rispetto al vecchio Regolamento Urbanistico, il nuovo Piano Operativo fissa 50 mila metri quadri di superfici in meno per funzioni produttive (il taglio principale riguarda le “isole” ovali ancora non costruite del Pa4 Padule in via di Casellina), 14 mila mq di residenziale in meno, e meno 10 mila mq di direzionale. Al tempo stesso con l'adozione della variante vengono tagliate 68 mila e 121 mq di superfici da costruire precedentemente previste nel Piano Strutturale.

“Il territorio libero è una risorsa preziosissima per tutti noi: per questo motivo andiamo oltre il concetto dei volumi zero, adottando un Piano Operativo a volumi sotto zero – dice il Sindaco Sandro Fallani – Questo non vuol dire rinunciare allo sviluppo, anzi: puntiamo sempre più ad incrementare il lavoro in ambienti di alta qualità - nei volumi dei vecchi stabilimenti industriali che vengono recuperati - all'ulteriore innalzamento della qualità della vita in ogni quartiere di Scandicci, all'aumento qualitativo e quantitativo dei servizi nella zona urbanizzata della città dove i cittadini possono muoversi a piedi, con i mezzi pubblici, in bicicletta; puntiamo a case per giovani famiglie, puntiamo a due nuove scuole, la nuova media Fermi nel centro cittadino e la nuova Sassetti Peruzzi da realizzare con la Città Metropolitana. Sulle colline, nelle zone di pregio paesaggistico, nell'area attorno alla Badia di Settimo invece non sarà assolutamente possibile costruire.

“Novità del Piano Operativo è la perimetrazione precisa dell'area dove sarà possibile sviluppare i quartieri e la città, e del territorio che invece diventa intoccabile – spiega il Vicesindaco e assessore all'Urbanistica Andrea Giorgi – semplificando diciamo che oltre il torrente Vingone verso le colline non è possibile fare nuove costruzioni, fatte salve alcune previsioni per gli abitati di Rinaldi e San Vincenzo a Torri. Lo sviluppo urbano attorno alle fermate della tramvia è invece in linea e rappresenta la realizzazione della filosofia della 'Città compatta' contenuta nel Piano direttore di Rogers, con basso spreco di tempo e risorse per i cittadini”.

Al netto del taglio delle previsioni di edifici da costruire, per complessivi 74 mila mq in meno rispetto a quanto fissato dalle vecchie pianificazioni urbanistiche, il Piano Operativo fissa la possibilità di costruire case per 89.700 mq, 3 alberghi per 24.700 mq, 115.700 mq di produttivo, 67.760 mq di direzionale, 52 mila mq di grandi strutture di vendita (ex Cdr) e 18.669 mq per commercio al dettaglio”.

“Vorrei ricordare infine la grande ricchezza della miriade di incontri con chi vive, lavora, studia, fa impresa in città”, conclude il Sindaco, “così come delle 17 assemblee pubbliche e degli appuntamenti teatrali di 'Una città per cambiare', che hanno accompagnato il lavoro nostro e degli uffici dell'Amministrazione nella redazione del nuovo Piano operativo. A tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno, e che si sono offerti al confronto per il futuro di Scandicci, va il nostro più grande ringraziamento”.

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio Stampa

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