La mostra curata da Matteo Zauli inaugurata nell’ambito di Cèramica è aperta al pubblico fino al 15 luglio 2018 nel Palazzo podestarile e nel centro storico di Montelupo Fiorentino (FI) con oltre 40 opere uniche dal 1968 ad oggi.
Il vaso come archetipo ceramico nell’arte contemporanea è al centro della riflessione della mostra curata da Matteo Zauli, “About a Vase”, inaugurata il 17 giugno 2018 nell’ambito dei Cèramica – Festa internazionale della ceramica di Montelupo Fiorentino (FI) dal 15 al 17 giugno – e aperta al pubblico fino al 15 luglio.
Un’esposizione, al Palazzo podestarile e diffusa tra le botteghe del centro storico, che racchiude i 7mila anni di vita del vaso come oggetto-archetipo nelle oltre 40 opere uniche, molte delle quali provenienti da collezioni private e musei, che vanno dal 1968 ad oggi. Il vaso come oggetto d’uso quotidiano, archetipo della civiltà (come il vaso di Pandora) che si fa scultura ed opera d’arte contemporanea.
L’Italia annovera i più grandi innovatori del vaso concepito come scultura, spiega Matteo Zauli nel catalogo della mostra. “Nanni Valentini, Carlo Zauli, Alfonso Leoni, Panos Tsolakos, Pino Castagna e non solo, sperimentavano in quegli anni – gli anni ’60 – le virtualità plastiche e scultoree di un archetipo”. Da qui parte il viaggio di “About a Vase”, che rispettando l’eterogeneità tipica del vaso, spazia “tra due generi che di solito nel mondo della ceramica contemporanea sono appartenenti ad ambiti non comunicanti: quella prodotta dai grandi maestri del materiale e quella degli artisti che la sperimentano dall'esterno, avvalendosi di raffinate e sapienti maestranze”.
C’è l’opera di Grayson Perry, uno dei maggiori artisti contemporanei britannici, vincitore del Turner Prize nel 2003. L’artista porta da anni il suo alter-ego femminile Claire in giro, trasformando la sua vita in una performance che riflette sull’identità di genere. Il vaso con lui diventa ricerca emotiva. Ci sono i vasi di Formafantasma, espressione di design, scultura, oggetto e natura; di Luigi Ontani con il suo arsenale iconografico; e poi le preziose forme d’arte di Arnold Annen, Simon Jòsef Zsolt, Chie Kobayashi e Michal Fargo. Le sculture di Karim Rashid e le sperimentazioni di Løbner Espersen, la colta ironia di Andrea Salvatori.
“Poter accostare nel perimetro del centro storico di Montelupo, tra palazzi nobiliari, fondi abbandonati, chiese medievali quasi inaccessibili e musei della ceramica – spiega il curatore Matteo Zauli – questa ricchezza espressiva, tecnica e concettuale, così da riunire i due ambiti quasi sempre estranei della ceramica contemporanea, crediamo renda giustizia all’universalità del vaso”.
Gli orari di apertura di “About a Vase” sono: dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
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