L'orto urbano viene curato dai detenuti di Volterra

Un orto curato da detenuti per coltivare ortaggi da consumare all’interno del carcere. E’ il progetto che si è concretizzato nella Fortezza di Volterra nell’ambito del progetto “L’Orto urbano della Fortezza Medicea” all’interno di “100mila orti in Toscana”, nato dalla collaborazione tra il Comune e la casa di reclusione di Volterra.

«Dopo la Torre del Mastio, questa vasta area, interna al carcere ma fruibile dall'esterno con certe modalità, torna a vivere e lo fa nel modo migliore – spiega il sindaco Marco Buselli - . Volterra ha così il suo primo orto urbano riconosciuto. Aver vinto questo bando ci ha riempito di soddisfazione. Ringrazio la Regione Toscana, che ha aperto questa linea di finanziamento importante e lungimirante, Marina Lauri di Anci Toscana, la Direttrice del Carcere Maria Grazia Giampiccolo, che ha avuto l'idea di far rinascere questi luoghi, l'Assessore alle Politiche Sociali Francesca Tanzini e quello all'Agricoltura Gianni Baruffa, Rossella Trafeli e Michele Paffi per la struttura comunale, il personale del Carcere e chi quotidianamente si occupa dell'orto, ossia gli ospiti della struttura carceraria».

Il progetto si pone il duplice obiettivo di offrire un’importante attività ergo-terapica e trattamentale per i detenuti recuperando al contempo un’area del carcere da destinare alla fruizione dei detenuti e degli esterni che vorranno conoscere o partecipare alle attività di coltivazione. L’attività si apre all’esterno per gruppi organizzati, scolaresche e persone interessate a conoscere l’esperienza di coltivazione sociale della Fortezza.

Fonte: Comune di Volterra - Ufficio Stampa

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