Notte d'Isabella, il 'fantasma della storia' affascina il borgo mediceo

Spettacoli di falchi e fuochi, botteghe e mestieri rinascimentali, cibi, musica, tutti gli abitanti del borgo abbigliati con costumi dell’epoca. Cerreto Guidi si trasforma e si accende nella “Notte d’Isabella”, la manifestazione che il 30 giugno e il 1 luglio porterà la vita nel centro storico in pieno ‘500, immersa in epoca rinascimentale.

A presentare l’edizione 2018, in Consiglio regionale, anche il presidente Eugenio Giani, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale di Cerreto per la valorizzazione della splendida villa medicea che sovrasta il borgo, segnalata e protetta dall’Unesco. Uno splendore che richiama la vicenda piena di mistero e il fascino di Isabella, “la figlia prediletta di Cosimo I dei Medici, colta, bella e intelligente”, andata in sposa agli Orsini e divenuta lei stessa la vittima delle ragioni politiche di espansione del Granducato verso il Sud della Toscana. “Un femminicidio”, ha ricordato Giani, che fa della bella Isabella il “fantasma della storia”, protagonista della manifestazione.

La rievocazione storica è frutto dell’impegno dell’intera Cerreto. Si svolge “in uno dei borghi più belli della Toscana: è una manifestazione di assoluta rilevanza regionale”, ha commentato consigliere Enrico Sostegni.

Un evento che pone l’Empolese Valdelsa “nel palinsesto regionale dell’offerta turistica toscana”. Il vice sindaco di Cerreto, Serena Buti ha illustrato le particolarità della Notte d’Isabella organizzata dall’Associazione Buontalenti e dall’amministrazione comunale con il patrocinio della Regione Toscana: “E’ un evento che sta crescendo e che ogni anni richiama migliaia di turisti. Tutto, nel borgo mediceo, è organizzato dai residenti: nelle locande si servono piatti tipici rinascimentali, tutti gli abitanti sono in costume e la Villa Medicea che sovrasta alle spalle il Borgo rimarrà aperta e visitabile, sabato 30 giugno fino alle 22 e domenica 1 luglio fino alle 23”.

La rievocazione, frutto del lavoro di tanti volontari e delle contrade del Palio del Cerro, ha un “potere evocativo”, come ha ricordato Laura Brotini dell’Associazione centro commerciale naturale Buontalenti. “Si è cercato di ricreare la vita popolana di allora, la comunità che vide arrivare Isabella”, e che narrò la storia della “Stella di casa Medici”.

Lorenzo Brunori, della pro loco, ha sottolineato l’importanza della manifestazione dentro l’offerta dell’estate cerretese, che promette eventi fino a settembre, tra cui il 50° Palio del Cerro.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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