“Per la Toscana l’integrazione e l’intermodalità delle infrastrutture non sono parole ma realtà. Dal dire al fare, mai titolo è quindi più azzeccato per l’importante momento di confronto di oggi. La cura del ferro è nei fatti nella nostra regione. Basta ricordare il contratto ponte, con cui finalmente sono stati messi a disposizione centinaia di nuovi bus, oppure tener presente i tanti investimenti realizzati come quelli sul raddoppio della Lucca Pistoia. Non manca poi una grande attenzione per la mobilità ciclabile, con la Ciclopista sull’Arno e la Ciclopista Tirrenica. Non solo strade quindi, anche se su questo fronte ci sono opere attese da tempo, come il corridoio tirrenico, già oggetto di una revisione progettuale condivisa con l’ex ministro e più compatibile con l’ambiente, o ancora la Fano Grosseto e le terze corsie autostradali. Non posso non pensare poi agli assi viari lucchesi, sui quali sono stati investiti 84 milioni di euro, di cui 17 dalla Regione Toscana e gli altri dal Cipe, o ancora al Ponte sul Serchio, con un investimento di 15 milioni, entrambe questioni decisive per il mio territorio. Fondamentale, come ha fatto emergere l’assessore Ceccarelli, è portare avanti il lavoro sul nodo ferroviario fiorentino per approdare a quell’hub regionale tanto atteso e determinante, così come procedere per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze e non da meno va proseguito l’impegno sulla Piattaforma Europa di Livorno. Sottolineo tutto ciò per far capire come la Regione, dalle opere di interesse locale a quelle di interesse regionale e nazionale, abbia fatto molto ma non possa d’ora in poi fare da sola. Risulta infatti imprescindibile poter fare sistema a tutti i livelli istituzionali per poter garantire l’ossatura infrastrutturale necessaria a una mobilità adeguata e sostenibile. Sostenibile, sì, perché accanto a tutto ciò come Regione stiamo lavorando a un piano qualità aria e ambiente all’avanguardia, per arrivare, con questo e con gli investimenti su ferro e sugli scali merci intermodali, a un notevole alleggerimento del traffico e di conseguenza a una drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico. Coniugare sviluppo e esigenze ambientali, questa la cifra su cui da sempre ci siamo mossi in Toscana. A questo punto l’appello che faccio è quello di una continuità, non politica, ma ‘laica’, sul destino di opere attese dai cittadini; lavorare ancora in maniera sinergica con il Governo nazionale con l’obiettivo di realizzarle nel miglior modo possibile, quello più ecocompatibile sicuramente, valutando ogni aspetto ma senza fermarci. Non possiamo rinunciare a un’idea di sviluppo davvero integrato che ha reso e rende la Toscana una vera eccellenza”.
Così Stefano Baccelli, consigliere regionale Pd e presidente commissione Ambiente, trasporti e infrastrutture, intervenuto al seminario “Infrastrutture e mobilità- Il Piano regionale integrato: dal dire al fare”, svoltosi oggi al Teatro della Compagnia di Firenze.
Fonte: Consiglio Regionale
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