"I gestori dei bagni, e non solo loro, lamentano una sensibile erosione della costa e la conseguente perdita di molti metri di spiaggia.
Purtroppo hanno ragione, l’allarme corrisponde a un fenomeno reale. E poco consola che sia un fenomeno diffuso sulle coste italiane e mediterranee. Per secoli la costa toscana, in corrispondenza delle foci dei fiumi come l’Arno, è avanzata formando ampi arenili. Ma da centocinquanta anni arretra inesorabilmente costringendo a opere di difesa dove necessario e possibile, come nell’abitato di Marina di Pisa, che pure ha perso la bella spiaggia dei tempi passati.
Se la situazione è critica, non dobbiamo aiutare con opere artificiali le forze della natura che mettono a rischio ambienti di grande valore naturalistico, paesaggistico ed anche economico.
I motivi di allarme non mancano. I gestori dei bagni hanno avanzato l’ipotesi che la recente accelerazione nella erosione a Calambrone sia collegata al nuovo pennello alla bocca dello Scolmatore. Certo è che anche piccole variazioni del profilo della costa possono provocare conseguenze notevoli e imprevedibili. Sicuramente giustificata è quindi la preoccupazione per la prevista costruzione della Piattaforma Europa, il molo nel porto di Livorno, che con dighe foranee si stacca dalla costa per quasi due chilometri. Con quali conseguenze?
Legambiente Pisa ha lanciato da tempo l’allarme per questa opera, mettendo in dubbio anche i presunti vantaggi economici per la comunità. Enzo Pranzini, docente di “Geografia Fisica e Geomorfologia” della Università di Firenze, che si occupa da decenni della costa pisana, avverte che i rischi esistono e che per capire cosa può succedere servono studi approfonditi e autonomi, oltre a quelli presentati da chi propone l’opera.
Studiare per sapere sembra una proposta di assoluto buon senso, oltre che scientificamente corretta. La realizzazione dello studio proposto deve essere un impegno prioritario della prossima Amministrazione Comunale. Sarebbe cosa triste che il bagnante, seduto nell’ultimo metro rimasto della spiaggia di Tirrenia, guardando a sud non vedesse spiagge, ma centinaia di metri di navi con pile di container alte come un palazzo di dieci piani."
Legambiente Pisa
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