Camorra, clan Amato-Pagano: arrestato 52enne in provincia di Siena

(foto gonews.it)

Nella tarda serata di giovedì 21 giugno, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di 11 appartenenti al clan Amato-Pagato, che sono stati rintracciati nelle province di Napoli, Parma, Ancona, Teramo, Arezzo, Latina, Catanzaro e Siena.

Agli arrestati sono stati contestati i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le indagini, svolte tra il 2014 ed il 2017, hanno permesso di ricostruire le vicende del clan Amato –Pagano negli anni dal 2012 al 2017, quello della cosiddetta "Terza faida di Scampia". Gli inquirenti hanno individuato qual era il canale di approvvigionamento della droga (che veniva recuperata in Spagna e Olanda), nonché compreso le dinamiche relative alla gestione delle piazze di spaccio sotto l'influenza del sodalizio criminale.

Il 17 gennaio 2017, infatti, sempre la Polizia di Stato aveva dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 17 persone, tra cui Rosaria Pagano, all’epoca reggente del clan camorristico Amato/Pagano.

Tutti gli indagati sono stati condannati a pene comprese tra 8 e 20 anni.

Tra gli arrestati c’è anche un uomo L.F. che, da qualche mese, aveva lasciato Napoli e si era trasferito in Provincia a Siena. Dalle indagini è emerso che L.F. aveva un ruolo di primo piano nella organizzazione e gestione di imponenti traffici di sostanze stupefacenti ed era altamente probabile che stesse preparando una fuga all’estero, tant’è che aveva già precedenti penali per false generalità e sostituzione di persona. Proprio per scongiurare il pericolo di fuga, era seguito dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli e di Siena che lo hanno arrestato.

L.F.,52 anni è stato bloccato alla guida di un’autovettura nel tardo pomeriggio di giovedì e, dopo essere stato condotto in Questura, è stato immediatamente trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Fonte: Questura di Siena - Ufficio Stampa

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