
Nelle ultime settimane una nuova ipotesi si è inserita all’interno del fitto mistero che da 50 anni pervade il Cold Case italiano per eccellenza: Il Mostro di Firenze. L’ultima tesi, è legata al fatto che potrebbe esserci la stessa mano dietro i Delitti del Mostro di Firenze e quelli del famoso Serial Killer della California, Zodiac. Un giornalista italiano avrebbe raccolto la confessione di un uomo, che si sarebbe dichiarato l’autore sia dei delitti californiani che di quelli toscani. In effetti, dai faldoni relativi al processo che ha visto imputato Pietro Pacciani, è emersa una lettera anonima inviata nel 1988 alla sede de La Repubblica di Firenze, che parrebbe similare a quelle che Zodiac mandava ai tempi dei delitti. A recuperare il reperto, è stato il documentarista Paolo Cochi, collaboratore dell'avvocato difensore di Pacciani, Rosario Bevacqua.
Paolo Cochi spiega così la missiva: "Conteneva un cartoncino azzurro con dei simboli astrali che nulla hanno a che vedere con le lettere del Serial Killer californiano. Questo lo dice una perizia del 1989. Siamo davanti ad un documento che, secondo me, e secondo gli esperti che lo hanno periziato, non è assimilabile alle lettere di Zodiac. L'unica lettera che fu presa in considerazione dagli inquirenti è quella ricevuta da Silvia Della Monica, contenente un lembo di seno di una vittima, e perciò certamente del Mostro”
Sulla lettera in questione si è espressa anche la grafologa Monica Calderaro, che ci dice “In merito al quesito relativo all'eventuale attribuzione della medesima paternità alle due missive oggetto di verifica, quella di Zodiac e del Mostro di Firenze, francamente, gli elementi oltre a presentarsi in numero decisamente esiguo per potersi esprimere in termini di certezza, sono troppo comuni per un confronto opportuno. Chiunque, con una sia pur minima conoscenza di alcuni simbolismi, può riuscire facilmente a riprodurli, ma in termini investigativi siamo molto lontani da ogni ipotesi. Per questo, in merito al caso in questione, sia pur nel suggestivo tentativo di far corrispondere alcuni simboli affini, non si presenta utile alla formulazione di un parare sia pur in termini di probabilità, piuttosto che di certezza, per poter espletare un giudizio obiettivo.”
Questa nuova ipotesi però, ha portato inevitabilmente a paragonare i due profili criminali, che a parer mio, rimangono di due persone ben distinte. Analizziamoli da vicino: il Mostro di Firenze, compie le sue azioni omicidiarie nei confronti di una tipologia di vittime ben precisa: un uomo ed una donna, anche se nell'omicidio del 9 settembre 1983, tratto in inganno dal capello lungo di uno dei due uomini, uccide due maschi. Zodiac invece, non ha una tipologia ben precisa, uccide coppiette, ma non solo, ne è un esempio il caso del tassista.
Il Mostro di Firenze non lascia in vita le sue vittime, anzi, il suo modus operandi è ben strutturato ed organizzato: prima uccide, tramite la pistola, l’ostacolo principale, ossia il partner maschile, per poi concentrarsi sulla figura femminile. Zodiac invece, lascia in vita varie vittime, tra cui due uomini. Il Mostro di Firenze è solito compiere atti di mutilazione sul corpo delle vittime femminili. I cosiddetti “trofei” rappresentano un modo per prolungare ed intensificare il ricordo del delitto commesso, contribuendo ad aumentare la gratificazione psicologica ottenuta durante l’azione. Gli atti di mutilazione li troviamo dal terzo omicidio in poi (6 giugno 1981-Scandicci), segno distintivo questo, dell’evoluzione nel comportamento del Serial Killer e della dimestichezza che si acquisisce col tempo nel ripetere azioni similari. Al contrario Zodiac, non compie alcun atto di mutilazione, ma si limita solamente ad usare l’arma che ha a disposizione.
Il Mostro di Firenze non è un comunicatore, solo una volta si mette in contatto con gli inquirenti, mandando una lettera contenente un frammento di tessuto mammario, al Procuratore Silvia Della Monica. A parer mio, il fatto che a capo dell’indagine ci fosse un Procuratore donna, ha inficiato non di poco sulla scelta da parte del Killer di mandare la lettera. Zodiac invece, cerca fin da subito una linea diretta con gli inquirenti e la stampa, che, con il passare del tempo, diventa addirittura una sua caratteristica distintiva. Per tutti gli elementi analizzati fin qui, secondo me, ci troviamo davanti a due Serial Killer ben distinti, con due modus operandi completamente diversi.
Se ne volete discutere con me e Paolo Cochi, vi aspettiamo giovedì 28 giugno alle 20:30 presso il locale "Divino" a Tavarnelle Val di Pesa - Badia a Passignano 14, insieme a noi saranno presenti anche Antonio Taddei ed Arturo Minoliti.
Giulia Meozzi
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