Un progetto partecipato per il parco di San Salvi, per riqualificare questa importante parte della città, recentemente tornata al centro della cronaca e da tempo in stato di generale degrado.
È la proposta dell'Ordine degli Architetti di Firenze e dell'Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali di Firenze, con l'obiettivo di “mettere in campo le migliori competenze professionali cittadine, in maniera volontaria, per produrre l’analisi e la progettazione partecipata degli spazi aperti dell'area, come già fatto per i progetti di riqualificazione dei due parchi dell’Anconella e di Bellariva”, viene spiegato. Un'area, quella di San Salvi, caratterizzata da “usi troppo invasivi in certe fasi della giornata e di abbandono in altre, ad eccezione delle attività culturali che periodicamente vi si svolgono”.
Già qualche anno fa i due Ordini avevano manifestato alla direzione della Asl 10 la propria disponibilità a coordinare un progetto partecipato di miglioramento estetico-funzionale, valorizzando e conservando quanto meritevole e progettando nuove funzioni per il sistema degli spazi aperti dell’intera area dell’ex manicomio di San Salvi. “La stessa Asl aveva valutato favorevolmente l'opportunità, ma la concretizzazione dell’accordo, sempre valido per i due Ordini professionali, ad oggi stenta ancora”, continuano gli Ordini degli Architetti e di Agronomi e Forestali.
Il metodo proposto dai due Ordini si articolerebbe in più fasi, con la partecipazione dei cittadini e dei soggetti portatori di interesse per garantire la massima inclusione possibile nella stesura del progetto e con la redazione di “masterplan”, anche con più ipotesi progettuali relative alla ricostruzione del sistema degli spazi aperti di San Salvi, nell’ottica delle esigenze legate alla valorizzazione dell’intero complesso, in relazione alla sue funzioni attuali e future, dei cambiamenti climatici e ambientali in atto e nello spirito di innovare nel rispetto della tradizione e della storia. “Le ipotesi progettuali dovranno tenere in debita considerazione le scelte autonome dell’amministrazione della Asl 10, relative a esigenze attuali e future dell’intero parco”, viene specificato.
Il lavoro elaborato sarà frutto di workshop organizzati in un preciso arco temporale dai due Ordini, che vedranno la partecipazione degli iscritti coordinati da una figura qualificata di riferimento.
“Solo un progetto può sottrarre San Salvi dallo stato in cui versa – sottolineano Serena Biancalani e Lara Roti, rispettivamente presidenti di Ordine degli Architetti di Firenze e Ordine dei dottori Agronomi e Forestali di Firenze – piuttosto che vigilantes e recinzioni, quello che proponiamo è un progetto che porti nuovi valori per nuove frequentazioni, per valorizzare il parco e restituirlo alla cittadinanza”.
Fonte: Ordine degli architetti della Toscana
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