“In Versilia è ragionevole pensare che vi siano 1.000-1.500 persone affette da scompenso cardiaco, una patologia notevolmente invalidante che rappresenta l’esito di numerose affezioni cardiovascolari (dall’infarto all’ipertensione) e che colpisce specialmente la popolazione anziana. Questo numero è destinato a crescere in modo sostanziale nei prossimi anni per l’aumentata prevalenza dei fattori di rischio, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita. Una patologia che però, grazie alle moderne tecniche diagnostiche e alla disponibilità di terapie innovative, può essere prevenuta e curata con successo, migliorando i sintomi e restituendo qualità della vita ai pazienti. Questo è quanto sostiene il dottor Frank Lloyd Dini - Responsabile dell’ambulatorio per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco della Cardiologia Universitaria di Pisa - che giovedì prossimo 21 giugno con inizio alle 21, terrà sull’argomento scompenso cardiaco un incontro aperto a tutti ed in particolare ai medici di medicina generale nella sala congressi del Polo Sanitario di Corso Garibaldi 1 a Viareggio. Presente anche il professor Dottor Ferruccio Bonino ricercatore di livello internazionale e scopritore delle forme epatitiche maggiori.
Lo scompenso cardiaco colpisce oltre 14 milioni di europei e oltre 1 milione di italiani; il numero di persone che andranno incontro alla malattia è in crescita e si stima che raddoppierà entro il 2030. In Italia, poi, ogni anno si hanno 170 mila nuovi casi di scompenso cardiaco e ogni giorno si verificano 500 ricoveri ospedalieri. Negli ultimi 5 anni il numero di ricoveri per scompenso è aumentato del 40% ed è molto più comune dei più frequenti tumori: mammella, testicoli, utero e intestino. Importante la prevenzione di questa malattia e soprattutto la cura. Un dato molto preoccupante questo e il dottor Dini nel Polo sanitario sarà il Coordinatore del nuovo Centro per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco. A questo incontro, poi, seguirà una giornata di prevenzione gratuita sul rischio cardio vascolare.
“Questa patologia - spiega ancora il Dott. Dini - è una condizione clinica caratterizzata dalla comparsa di sintomi, come mancanza di respiro, facile affaticabilità e gonfiore alle caviglie, che si possono manifestare all’improvviso, ma che il più delle volte si sviluppano progressivamente, nel corso di giorni o settimane. Generalmente il paziente comincia a respirare con difficoltà a causa dell’accumulo di liquidi, che si verifica specie a livello dei polmoni e degli arti inferiori. Spesso il soggetto trova difficoltà a camminare in salita o a fare le scale, altre volte è costretto a dormire in posizione semiseduta o addirittura in poltrona. Molte volte poi la sintomatologia è di entità tale da richiedere un ricovero urgente. Numerose affezioni possono essere causa di scompenso cardiaco, ivi comprese le valvulopatie, le malattie del miocardio e delle arterie coronariche, l’ipertensione arteriosa non controllata, per cui la sua prevalenza è in continua crescita.” Lo scompenso cardiaco è spesso l’evoluzione finale comune a molte malattie cardiache: malattia coronarica (l’infarto miocardico); ipertensione arteriosa, cardiomiopatie (malattie primitive del muscolo cardiaco caratterizzate da una esagerata dilatazione o ipertrofia del cuore);malattie delle valvole cardiache; cardiopatie congenite. Da sottolineare che alcune forme di cardiomiopatie e quindi di scompenso, riconoscono una componente familiare! Nel caso di dimostrata familiarità sarà necessario estendere i controlli anche ai propri familiari più stretti in modo da “sorvegliarli” e permettere un’eventuale diagnosi precoce. Il nuovo percorso dedicato presso il Polo Sanitario permetterà una reale presa in carico dei pazienti colpiti da scompenso cardiaco, assicurando anche attività di informazione, ricerca e formazione."Siamo convinti che questa patologia debba essere affrontata meglio - spiega Ferdinando Franzoni, direttore sanitario del Polo Sanitario - prima di tutto coinvolgendo di più i pazienti, sensibilizzandoli verso corretti stili di vita, regimi alimentare sani e attività fisica. Forse abbiamo sottovalutato il bisogno di una multidisciplinarietà. Il nostro obiettivo è quello di rispondere a tutte le esigenze complesse dei pazienti con scompenso cardiaco: quelle cardiologiche, quelle internistiche, quelle nefrologiche e quelle respiratorie e riabilitative.”
Fonte: Ufficio Stampa
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