Due accordi operativi con il Mibact per lo sviluppo dei Cammini in Toscana. I due accordi sono contenuti in due delibere, approvate nell'ultima seduta della giunta regionale, che si propongono come obiettivo la realizzazione di percorsi di livello nazionale omogenei per qualità del tracciato, unitarietà di immagine e servizi, in modo da poter avviare un'azione mirata di promozione a livello internazionale. I Cammini presi in considerazione dai due accordi, entrambi finanziati dal Mibact, sono la Via Francigena (i firmatari sono il ministero e le Regioni Toscana, Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia) ed i cammini religiosi di San Francesco, San Benedetto e Santa Scolastica (con firmatari ministero e Regioni Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Marche e Umbria). Se n'è par lato oggi nel corso del briefing di stamani che il presidente Rossi ha tenuto con i giornalisti.
In entrambi i casi il finanziamento per la realizzazione dell'accordo ammonta a 19,5 milioni di euro provenienti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-20. Il dettaglio sulla ripartizione per Regione sarà oggetto di atto successivo dopo l'approvazione da parte del Mibcat.
"La Toscana – ha detto l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – ha caratteristiche paesaggistiche ed un patrimonio culturale che la rendono un territorio potenzialmente denso di antichi cammini. Alcune di queste vie, come la Francigena, sono molto conosciute e la Regione insieme ai Comuni coinvolti ha già avviato da circa dieci anni un percorso di crescita sia dal putno di vista infrastrutturale che promozionale. Ci sono invece altri cammini, esistenti e in parte praticati, che necessitano di azioni di armonizzazione, progettazione e promozione ancora da condividere attraverso operazioni analoghe condotte con la Francigena. Questi due accordi vanno proprio in questa direzione".
L'accordo definisce ruoli e compiti dei firmatari stabilendo anzitutto che la direzione generale turismo del ministero coordina la programmazione degli interventi mentre alle Regioni spetta il coordinamento degli interventi realizzati direttamente o da enti locali.
Le Regioni, entro un termine massimo di 120 giorni dalla firma, si impegnano a fornire la rappresentazione georeferenziata dei tratti di competenza, compresi quelli alternativi, condivisi con le regioni limitrofe, un documento sullo stato di conservazione, fruizione ed accessibilità, le schede progettuali di intervento ed il piano complessivo regionale delle azioni da effettuarsi nel proprio territorio con le proposte regionali in ordine di priorità. Il Mibact, a sua volta, entro 90 giorni dal ricevimento della documentazione finale, provvede a definire il Piano degli interventi. Entro due mesi dalla definizione di quest'ultimo ogni regione dovrà poi trasmettere i progetti esecutivi. Sempre alle Regioni spetta comunicare e trasmettere al ministero tutti gli atti relativi ai bandi di gara per l'affidamento dei lavori e tutti gli stati di avanzamento e le ev entuali modifiche, integrazioni o variazioni dei progetti.
Secondo gli accordi un terzo del finanziamento è destinato al finanziamento di attività di carattere trasversale coordinate dal Mibact, gli altri due terzi saranno utilizzati per le attività da realizzare a livello regionale e locale. Il termine dei lavori è stabilito entro il 31 dicembre 2022.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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