Dichiarazione di Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze
Ieri è stata una giornata nera per la mobilità a Firenze. La rassegna Firenze Rocks, l’ultima giornata di Pitti Immagine Uomo, la gigantesca ondata di turismo “mordi & fuggi” tipico di questo periodo dell’anno, i cantieri, le prove di avviamento della linea 3 della tranvia, gli altri eventi delle piazze fiorentine, hanno oltrepassato il limite che la città può reggere. Gli amministratori di questa città dovrebbero smettere di cercare una sostenibilità urbana solo a parole. Oggi le città hanno una complessità, modulata da ricchezza e povertà, che sfugge alla mera pianificazione economica. Servirebbe urgentemente una nuova scienza amministrativa, capace di garantire una visione dignitosa e decorosa per tutti, a partire da chi a Firenze vive e lavora. Fare una città in prospettiva significa sopratutto disegnare la mobilità come esperienza vissuta dai suoi abitanti.
Siamo ormai molto vicini al caos totale, eppure continua a prevalere l’ideologia dell’avidità che vede nell’ingrandirsi del giro economico la promessa dell’effetto di prosperità. Non è cosi. Guadagnare di più spremendo quel che è possibile dal tessuto urbano porta tensione, difficoltà, inquinamento, divisioni, lacerazioni sociali e, non ultimo, pregiudica ogni possibilità di garantire vivibilità e sicurezza. Una città globale come Firenze ha bisogno di una vera cabina di regia che pianifichi gli eventi facendo in modo che l’avidità economica non si trasformi in regola del vivere comune.
“Progetto Firenze” è un’associazione di cittadini, nata nel marzo 2018, con l’obiettivo di affrontare il degrado e il disagio del vivere nella città di Firenze e di offrire soluzioni attraverso strumenti di ecologia sociale.
Fonte: Associazione Progetto Firenze
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