Con le rappresentazioni finali aperte al pubblico sono terminati i progetti di Teatro Danza e Teatro Motorio organizzati dalla Uisp Empoli Valdelsa nelle scuole dell'infanzia e primarie di Empoli. In particolare sono state coinvolte la scuola dell'infanzia di Ponzano e le primarie Baccio, Michelangelo, Ponte a Elsa e Ponzano. Un'attenzione particolare è stata posta sul tema del bullismo nelle scuole. I progetti, mirati sulle esigenze e sulle richieste della dirigenza scolastica, delle insegnanti e dei bambini, sono partiti a gennaio e sono andati avanti fino al termine dell'attività didattica. A seguire le lezioni, insieme alle maestre, è stata la nostra istruttrice Katia Frese.
Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia è stata proposta un'attività musico-teatrale. Un percorso di apprendimento e conoscenza che permette al bambino di riconoscere le proprie emozioni, di comunicarle e comunicare la propria identità attraverso la sperimentazione, la simulazione di personaggi e la simbolizzazione di esperienza personali. Il progetto ha puntato sull'unione tra movimento e teatro, sviluppando tecniche espressive come la recitazione, la musica, il movimento appunto e il linguaggio non verbale. Le rappresentazioni finali hanno spaziato dalla messa in scena delle stagioni alla rivisitazione di fiabe, fino ad un lavoro sull'alfabeto per i bambini più grandi.
Per quanto riguarda, invece, le classi delle scuole primarie i bambini si sono cimentati nel progetto di Teatro Danza. Due facce di una stessa medaglia che contribuiscono a sviluppare linguaggi e toni diversi. Il lavoro durante questi sei mesi ha portato alla realizzazione di lavori a cavallo tra la rappresentazione teatrale, la danza e il canto. Nelle primarie Michelangelo e Baccio i bambini si sono confrontati con il tema del bullismo riscrivendo la fiaba di Alice nel paese delle meraviglie e facendosi aiutare dai classici della letteratura. Mentre nella primaria di Ponzano il lavoro si è concentrato sull'opera di due compositori di musica: Strauss e Berio. Infine, a Ponte a Elsa le rappresentazioni hanno affrontato il tema dell'ordine e del disordine, dell'aspetto esteriore e le tradizioni del territorio.
«Questi progetti ci hanno regalato stimoli e grandi soddisfazioni – raconta Katia Frese, operatrice della Uisp Empoli Valdelsa – lavorare con i bambini è un'esperienza emozionante perché i più piccoli riescono ad assorbire quello che cerchiamo di trasmettere in una maniera che gli adulti non riescono a fare. E abbiamo condiviso la loro emozione nella preparazione delle rappresentazioni finali. La nostra proposta anche quest'anno è stata calibrata sulle necessità e sulle volontà dei bambini e delle maestre, che ci hanno supportato al meglio».
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