Agrozootecnica Toscana conferma alla presidenza il pistoiese Paolo Giorgi e vice-presidente il fiorentino Roberto Nocentini, presidente nazionale di A.I.A. L’assemblea della società, con sede a Firenze, ha rinnovato gli organi e nel consiglio sono stati chiamati Marco Napoli (Pi), Giacomo Cumi (Gr) e Paolo Magazzini (Lu).
Nella compagine sociale di Agrozootecnica le partecipate Associazione Regionale Allevatori della Toscana, Filiera Agricola Italiana (F.A.I.), Coop. Agricola Firenzuola (C.A.F.) e tutti i Consorzi Agrari della Toscana, con lo scopo di valorizzare e sviluppare la zootecnia toscana da carne, attraverso il commercio di animali e carni fresche e trasformate.
“Questa società, costituita nel 2012 – ha dichiarato Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana – è nato con lo scopo di diventare società di servizio della “FILIERA AGRICOLA ITALIANA”, per realizzare un sistema agroalimentare volto a valorizzare i prodotti di qualità e di origine esclusivamente italiane e legate al territorio”.
In particolare commercializza animali delle specie bovina, suina e ovini, identificati con i marchi Collettivi Commerciali Istituiti dalla Associazione Regionale degli Allevatori, tra i quali quello riferito ai bovini nati ed allevati in Toscana denominati “Toscana-Toscana”, destinati alla macellazione ed alla produzione di prodotti freschi e trasformati.
“L’anno 2017 – ha detto il presidente Paolo Giorgi – ha visto crescere i numeri di Agrozootecnica con oltre 1200 capi bovini macellati dei quali la metà commercializzati con il marchio “Toscana-Toscana”. Sono pure cresciuti a quota 800 gli agnelli macellati e commercializzati sempre con il marchio “Toscana-Toscana”. Cresce l’interesse dei consumatori, ristoratori, gdo – conclude Giorgi – per una filiera locale che garantisca qualità, con un fatturato cresciuto del 42% rispetto al 2016”.
L'allevamento del bovino da carne in Toscana è per lo più di tipo tradizionale, con allevamenti semi-estensivi di dimensioni medio piccole. Un terzo dei capi macellati in Toscana è nato e allevato sul territorio regionale e la maggior parte dei bovini introdotti sia per l'ingrasso che per la sola macellazione è di origine francese.
Gli allevamenti bovini in Toscana si confermano fortemente orientati alla produzione della carne. Risultano censiti 88800 capi bovini. Sono circa 3000 le aziende agricole orientate alla produzione di carne e poco più di 200 quelle che producono latte.
“La Toscana è ricchissima di biodiversità vegetali e animali: abbiamo ventuno razze autoctone, di diverse specie, in tutte le Province. Esiste un rapporto diretto tra razze autoctone e territorio: la presenza da secoli di bovini, pecore, capre, cavalli, suini e asini ha modellato la campagna toscana e continua a mantenerla così come la conosciamo – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana. La presenza degli animali e dell’uomo garantisce la conservazione dell’ambiente, il nostro paesaggio, l’equilibrio tra aree coltivate e bosco, la viabilità rurale, i corsi d’acqua, la nature, gli edifici rurali”.
“E’ per questo che Coldiretti sostiene queste iniziative di filiera – conclude De Concilio – che accanto ai marchi di tutela storici legati a particolari razze, garantiscono con il nuovo marchio “Toscana-Toscana” la valorizzazione di tutti i capi nati e allevati in Toscana per garantire e promuovere la qualità anche dei capi meticci, che rappresentano un'altra quota significativa del prodotto locale”.
Fonte: Coldiretti Toscana
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