Ex pm Nicola Pisano candidato assessore alla sicurezza con Serfogli

“La scelta di Nicola Pisano come assessore alla sicurezza e alla legalità, se dovessi avere l’onore di guidare la città, è il perfetto esempio del cambio di passo che abbiamo intenzione di adottare – esordisce Andrea Serfogli, candidato a sindaco di Pisa per il centrosinistra.
Nicola Pisano è una persona d’esperienza con una competenza massima nel settore, che ha accettato di lavorare con noi se dovessimo governare Pisa. Avrà le deleghe alla sicurezza, alla polizia municipale e alla legalità. La considero una nomina completamente incentrata sulla sua storia fatta di lotta concreta all’illegalità. Pisano dovrà lavorare in sinergia con gli altri assessorati, dato che quello della sicurezza è un problema trasversale.

I tempi sono cambiati, è innegabile, e serve dare risposte il più possibile concrete a un problema profondamente sentito dalle persone. Ma la soluzione non può essere quella della destra leghista, che vuole strade deserte e serrature sempre più grandi alle porte. Noi siamo per un modello di città aperto, basato sul rispetto delle regole e sull’inclusione: la sicurezza, molto spesso, va di pari passo con l’esclusione sociale, problema che dobbiamo affrontare seriamente, lontani da violente derive securitarie. Anche per questo annuncio che terrò per me le deleghe all’organizzazione e al personale: la macchina comunale ha bisogno di una svolta organizzativa e strutturale per essere più efficace: sappiamo come farlo e lo faremo.

Nicola Pisano conosce il territorio, è una persona che ha dedicato la propria vita alla sicurezza e alla legalità. È la persona giusta, sono certo che insieme a tutta la squadra farà un ottimo lavoro”.

“Sono molto emozionato per la proposta che mi ha fatto Andrea Serfogli, che ho accettato con entusiasmo – afferma Nicola Pisano –. Ho in mente una città in cui si possa vivere tranquillamente a tutte le ore del giorno e della notte. Il mio impegno si baserà sulla promozione della cultura della legalità. Dovremo attenuare l'insicurezza percepita e agire in maniera efficace: ne hanno bisogno soprattutto i meno abbienti, i soggetti deboli, gli emarginati, quelli che non sono in grado di tutelarsi e per i quali la qualità della vita è già precaria: donne che tornando dal lavoro attraversano di sera la piazza della Stazione, pensionati che fanno la fila alla posta il primo del mese, piccoli commercianti che scrutano ogni volto che entra nei loro negozi, famiglie che si concedono di sera la passeggiata in piazza dei Cavalieri e che assistono al degrado dei bivacchi e agli adescamenti dei pusher della droga. Quello di Andrea Serfogli e del centrosinistra è un programma nutrito, intenso, importante, la cui attuazione sarebbe epocale per Pisa”.

Nicola Pisano - cenni biografici e carriera

Nicola Pisano nasce a Napoli nel 1947. Si laurea all’Università Federico II nel 1970. Superato il concorso per funzionario di polizia nel 1973, nel 1974 è stato destinato alla questura di Pisa, dove ha prestato servizio fino al giugno del 1979 (alla squadra mobile, ricoprendo anche l'incarico di dirigente dei servizi di prevenzione - le volanti - e poi alla Digos). Vinto il concorso in magistratura, è stato destinato alla procura della Repubblica di Pisa nella quale è rimasto per ben 18 anni. In questa funzione, ha trattato tra l'altro indagini di criminalità organizzata, di stampo mafioso e camorristico, ed eversiva, di reati contro la pubblica amministrazione (da ricordare, in particolare, il processo per la tangente versata per la costruzione della pretura di Viareggio), in materia di droga e per gravi fatti di sangue.

Nel 1998 decide di transitare alla magistratura giudicante scegliendo la sede di Lucca, dove svolse prima, e per breve tempo, le funzioni di pretore circondariale penale, con distacco anche alla pretura mandamentale di Castelnuovo Garfagnana, e poi, a seguito dell'abolizione delle preture, quello di giudice del dibattimento penale, collegiale e monocratico. Nel 2004 fa ritorno al Tribunale di Pisa, venendo assegnato per un paio di anni al settore civile e poi di nuovo a quello penale. Nel 2010 viene nominato presidente della Corte d'assise di Firenze, incarico che lo porta a occuparsi anche delle stragi del 1993 e della trattativa Stato – mafia, della cui sentenza fu estensore. Nel 2014 viene nominato presidente del Tribunale di Prato, incarico che ha condotto fino al 2017.

Attualmente è presidente di sezione presso la Commissione tributaria regionale di Firenze e membro della commissione per l'esame di abilitazione alla professione forense.

Fonte: Ufficio Stampa

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