'Autogestioni in festa': le case popolari fiorentine riunite per celebrare il trentennale della loro nascita

Trent’anni e non dimostrarli! Lunedì 28 maggio, a partire dalle ore 18:30, presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintola a Firenze, il SUNIA ha promosso e organizzato una iniziativa per festeggiare, insieme ai rappresentanti delle Istituzioni, le Autogestioni fiorentine e dei comuni dell’area metropolitana. Era il 1988 quando per la prima volta fu costituita la ‘rivoluzionaria’ forma di gestione degli alloggi popolari da parte degli abitanti stessi, che prevedeva il coinvolgimento diretto, il confronto sulle scelte in assemblea, il percepire le case abitate come “un po’ più proprie” e un po’ meno in affitto. Fu chiamata Autogestione ed ha avuto un grande successo e sviluppo, contribuendo a far diventare i blocchi di case popolari, posti belli, decorosi e con un livello di coesione sociale importante.

“La stragrande maggioranza degli edifici di case popolari in Firenze e provincia è organizzato in Autogestione - dice Laura Grandi, segretaria del Sunia di Firenze -; un vero e proprio primato nazionale, il cui merito va riconosciuto soprattutto alle donne e agli uomini delle case popolari, che in questi anni hanno ricoperto e ricoprono il ruolo di responsabili e di membri dei comitati di Autogestioni. Ma orgogliosamente rivendico il ruolo avuto dal nostro sindacato, che fin dall’inizio ha creduto, aiutato ed incentivato questa esperienza”.

Nel corso dell’iniziativa saranno consegnati riconoscimenti e premi per i responsabili e membri dei comitati di Autogestione. Gli attestati verranno consegnati personalmente dal Sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme all’Assessore Sara Funaro e ai rappresentanti di Casa spa; inoltre saranno presenti i rappresentanti delle Istituzioni e delle amministrazioni dei comuni dell’area fiorentina. “Con questa iniziativa - conclude la segretaria Laura Grandi - il SUNIA vuole ribadire l’importanza delle Autogestioni sotto il profilo dell’ emancipazione di chi vive nelle case popolari e il contributo sociale dato all’intera città, oltre che manifestare l’orgoglio di una esperienza positiva, patrimonio esclusivo della nostra provincia fiorentina, che ha contribuito a migliorare la civile convivenza e la responsabilizzazione nell’uso di un bene pubblico da parte dei cittadini delle case popolari”.

Fonte: Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze

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