Dall’aula al rettangolo di gioco, si può. Gli studi possono collimare con l’attività agonistica professionistica. E’ l’obiettivo del progetto promosso dal Miur (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) in sinergia con la Lega Pro, nell’ottica di sostenere il diritto allo studio e alla formazione post carriera calcistica e mira con azioni dedicate anche alla lotta alla dispersione scolastica.
Il 24 maggio 2018 è una data che traccia un segnale concreto con l’incontro rivolto ai club in cui è stato fatto un focus sul bilancio del programma sperimentale “Studenti-atleti di alto livello”.
“Il progetto ha come finalità- spiega Francesco Ghirelli, Segretario Lega Pro- quella di dotare gli studenti-atleti di strumenti utili per superare le difficoltà che si possono incontrare nel frequentare regolarmente lezioni ed allenamenti. E’ un’ iniziativa che si pone un secondo scopo: supportare le scuole e i club nel tutelare il diritto allo studio per coloro che praticano un’attività agonistica di alto livello. Siamo soddisfatti dei risultati positivi che sta raccogliendo il percorso condiviso con il Miur e gli stessi club”.
“Con questo progetto - ha aggiunto Gabriele Toccafondi, Sottosegretario all’Istruzione - vogliamo offrire la possibilità agli studenti-atleti di portare avanti una carriera da professionisti e, allo stesso tempo, eliminare l’alto tasso di dispersione scolastica che colpisce le studentesse e gli studenti che praticano sport ad alto livello.
Oggi, confermiamo con i risultati, i dati e soprattutto dal racconto dei ragazzi che l’intuizione è giusta e siamo sulla strada giusta. Il vero lavoro sull’importanza di trasmettere ai giovani il valore dell’istruzione spetta agli adulti, siano essi genitori, insegnanti, ma anche dirigenti sportivi, presidenti di società o procuratori. Non basta un decreto, una piattaforma on line, una percentuale di ore che si possono frequentare a distanza, tutor scolastici e sportivi, oppure un piano formativo personalizzato. Ciò che serve - ha concluso il Sottosegretario - è anche un cambio di mentalità profondo da parte degli adulti ed in particolare mi riferisco agli addetti ai lavori. Grazie anche al lavoro della Lega Pro siamo sulla buona strada e i racconti dei ragazzi ne sono la dimostrazione”.
Nell’ambito dell’area cultura e sport, nel corso del confronto, è intervenuto anche Paolo Del Bene, Coordinatore MECS e Coordinatore de “I Semi dell’Etica”: “Ringrazio la Lega Pro per l’organizzazione e per l’attività di supporto anche nei nostri progetti dedicati ai giovani, allo sport e ai valori, che estenderemo anche alle famiglie. Ho trovato un ambiente molto attivo nell’ambito della formazione che rappresenta un fiore all’occhiello da coltivare.”
Nel corso dell’incontro, ampio spazio è stato dato a tre testimonianze di atleti- studenti, che hanno raccontato il loro percorso: Alessio Scatolini, classe 2000 (Alessandria Calcio), Alberto Lischi, classe 1999 (Livorno Calcio) e Gabriele Piccinini, classe 2001 (Reggiana Calcio).
Alessio Scatolini, portiere della Berretti dell'Alessandria, ha parlato della sua esperienza: "Abito a Genova, ma mi alleno ad Alessandria . Nella mia scuola hanno sostenuto questo progetto che mi ha permesso di andare avanti con gli studi. Ho potuto realizzare due mie sogni: il calcio e lo studio”.
Alberto Lischi, del Livorno, ha dichiarato: " Grazie a chi ha ideato questa opportunità ed in particolare alla mia tutor, che mi ha permesso di continuare a studiare. Questo progetto costituisce una rivoluzione ed offre più occasioni di crescita: in particolare, ho potuto svolgere l'alternanza scuola-lavoro. Il progetto è un punto di partenza per il calcio italiano, deve essere sviluppato ed è una bella cosa di cui vantarsi".
Gabriele Piccinini, Under 17 della Reggiana, ha concluso : "Sono andato in Sudafrica tramite i progetti che il mio club ha realizzato con l'alternanza scuola-lavoro, ed è stata un'esperienza formativa. Un grazie va alla scuola, ma anche alla società e a chi ha realizzato questo progetto che ci dà modo di esprimerci in più settori".
Nicola Simonelli, Segretario Generale e sportivo della Reggiana Calcio, ha dichiarato: “Questo progetto, in particolare, è una priorità per la Reggiana Calcio. Stiamo portando avanti una serie di attività sul tema formazione, che è una delle basi della nostra mission. E’ fondamentale la dimensione culturale e di crescita del giovane calciatore cosi come sono basilari le relazioni con le istituzioni, le scuole ed il territorio”.
Il programma sperimentale “ Studenti-atleti di alto livello” è nato come modello di formazione per sviluppare una didattica innovativa supportata dalle tecnologie digitali e relativa valutazione, dedicata agli atleti iscritti negli Istituti secondari di secondo grado statali e paritari del territorio nazionale.
Fonte: Ufficio Stampa
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