Si sarebbe schiantato con la sua vettura, un suv, sulle strade di Dakar (Senegal) mentre stava tornando a casa dopo essere uscito dall'autostrada. Era l'una di notte circa quando è avvenuto l'impatto violento. In mezzo alla carreggiata era fermo un camion a fari spenti, non segnalato. Alle 5 di mattina alcuni passanti si sarebbero accorti dell'incidente e avrebbero chiamato i soccorsi, 4 ore dopo il fatto. Alle 6 della stessa mattina è stato dichiarato morto.
Questa la versione dei fatti riguardante la morte di Fabrizio Spadoni, 61enne camionista originario di Castelfiorentino, di chi era presente a Dakar e conosceva la vittima. Con lui erano in contatto i parenti rimasti in Italia, una sorella, gli amici e alcuni conoscenti. La notizia si è diffusa anche nel suo paese natale, che aveva lasciato da 10 anni per lavorare inizialmente per una ditta italiana e nel quale ritornava saltuariamente. Descritto come persona semplice, spartana e affezionato alla natura, Fabrizio Spadoni non aveva figli e pare neppure una relazione stabile.
A seguito dell'incidente, secondo contatti ottenuti da gonews.it, sarebbe stata fatta un'autopsia nella giornata di martedì 22 maggio. Quest'oggi, giovedì 24, si terrà una messa in suo onore in una chiesa del luogo. La salma dovrebbe rientrare tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima.
Rimane l'amaro in bocca per chi ha saputo della notizia per il troppo tempo passato tra l'incidente e i primi soccorsi. Se fosse accertato che Spadoni era ancora vivo al momento della chiamata di un ambulanza, è possibile pensare che con dei soccorsi tempestivi sarebbe potuto essere ancora in vita. Non è noto se sia stata aperta un'inchiesta e se le forze dell'ordine senegalesi stiano investigando su questo fatto, che potrebbe essere già stato archiviato come un tragico incidente stradale. La redazione ha tentato di mettersi in contatto con l'ambasciata con sede a Dakar, senza avere al momento risposte in merito.
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