Oltre 3500 manifestanti hanno sfilato oggi, sabato 19 maggio, per le strade a ridosso del centro storico pisano per partecipare al Canapisa, la street parade antiproibizionista. I partecipanti alla manifestazione quest'anno sono molti meno delle attese e delle precedenti 17 edizioni. In segno di lutto per la morte, ieri, della piccola Giorgia, la bimba di un anno dimenticata in auto dal padre, gli organizzatori hanno spento per alcuni minuti la musica che accompagna il corteo.
"Il proibizionismo - spiegano gli organizzatori - è una scelta politica, un approccio ideologico, costoso e devastante, imposto a livello globale dalle convenzioni dell'Onu, i cui nefasti effetti non ricadono solo sui consumatori di sostanze ma sull'intera collettività e ha fallito persino nel principale obiettivo che si era prefissato: ridurre la disponibilità e il consumo di sostanze ritenute illecite". Ogni anno il corteo suscita polemiche perché al suo interno centinaia di giovani consumano alcolici e stupefacenti, e perché, una volta conclusa la street parade, in centinaia, a partire dalle 20, danno vita a una sorta di rave party non autorizzato che dura fino all'alba, all'interno di un parco pubblico. Polemiche quest'anno anche per il fatto che la manifestazione si tenga in un
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