In Versilia la prima “Casa del dignitoso commiato”, taglio del nastro

“Casa del dignitoso commiato”

“Casa del dignitoso commiato”

Nasce in Versilia, a Lido di Camaiore (LU), la prima “Casa del dignitoso commiato” della costa Toscana. Una struttura – laica o religiosa a seconda delle sensibilità – per ospitare in modo dignitoso il proprio caro defunto in attesa di sepoltura. L'inaugurazione de “La Piramide”, accanto al pronto soccorso dell'Ospedale Versilia, sabato 12 maggio alla presenza di diverse autorità tra cui il senatore Massimo Mallegni.

La struttura si ispira alle antiche piramidi egizie, nella forma e nella composizione. E' formata da lamine in cemento con grandi vetrate, in un ideale abbraccio, e all'interno non ha riferimenti religiosi. “Si tratta di una struttura aperta alla comunità a 360° – spiega Emanuele Ricci, l'imprenditore che, insieme alla famiglia, ha finanziato l'opera – dove le camere verranno allestite e personalizzate in base al credo, religioso o meno, delle famiglie coinvolte. Un ambiente familiare con tre sale del commiato, arredate in modo elegante e sobrio, per dare un’accoglienza umana e calorosa a parenti ed amici in questo triste e doloroso momento”. Un posto pensato come luogo di interculturalità.

In caso di dipartita di un proprio caro La Piramide si presenta come una valida alternativa alla casa o all'obitorio: la sala del commiato è usanza comune in molti paesi del Nord Europa, nei paesi Anglosassoni e che recentemente sta prendendo piede anche nel Nord Italia. Quella di Lido di Camaiore è l'unica struttura a norma di questo tipo da La Spezia a Pisa.

La Piramide sarà gestita da una ditta di pompe funebri che, con costi in linea con le altre realtà locali, offrirà anche la possibilità di utilizzare la sala del commiato. A differenza dell’obitorio pubblico, la struttura può rimanere aperta anche in orario notturno, permettendo visite serali e la veglia del proprio caro. All'interno dell'edificio è installato un complesso sistema che assicura una costante temperatura di 18 gradi, in estate che in inverno, il controllo costante dell’umidità e il ricambio completo dell'aria all'interno 7 volte ogni ora, come previsto dalla legge.

La forma richiama quella della piramide: secondo il progetto la forma prismatica viene prima sezionata, privata cioè della punta, e poi scomposta in più pannelli rettangolari, di diverse forme e misure, in parte ricoperte in una lega di ottone, in parte formati da intere vetrate trasparenti. Secondo le intenzioni del progettatore, l’architetto Nicola Raffaelli, “ogni lamina raffigura l’animo umano in tutte le sue sfaccettature culturali e religiose unite da un solo destino che viene rappresentato dalle vetrate che fanno da congiuntura. La forma della piramide – spiega – è la figura che secondo noi racchiude in sé il più grande, chiaro ed affascinante riferimento tra i monumenti sepolcrali storici e commemorativi alla dipartita”. Intorno all’edificio vi sono un ampio e verdeggiante prato e un percorso in cui scorre l’acqua, attraverso un paio di cascate, per terminare la sua corsa in un vortice. La Piramide si trova accanto al parcheggio del pronto soccorso dell’ Ospedale Versilia, ma su un terreno privato. Al progetto, assieme all'architetto Nicola Raffaelli, hanno lavorato anche l'ingegner Luca Lenci e il perito Andrea Altemura.

“Forniamo un servizio alla collettività — aggiunge Ricci — perché si tratta di un momento che tutti inevitabilmente nella vita, prima o dopo, dobbiamo affrontare. La nostra intenzione è quella di riempire una lacuna tra offerta e richiesta, dal momento che, allo stato attuale, l’unica alternativa a tenere un defunto in casa è quella di un freddo obitorio. Questa struttura invece è studiata appositamente per fornire calore e il giusto rispetto al dolore della famiglia nel momento del lutto”.

Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, Don Emanuele Ricci, cappellano dell'ospedale Versilia, che ha benedetto la struttura, Riccardo Brocchini e Andrea Boccardo in rappresentanza dei Comuni di Massarosa e Camaiore e il senatore azzurro Massimo Mallegni. “È giusto e doveroso – ha sottolineato il senatore Mallegni - garantire la dignità dell’addio al proprio caro. Ed è importante farlo dando a tutti, senza distinzione alcuna di ideologia, estrazione o fede, nel pieno rispetto dell’interculturalità, di farlo alle stesse condizioni e di poter stare vicino al defunto anche durante la notte all’occorrenza. Il momento del commiato rappresenta, per chi resta e deve convivere con il dolore della perdita di un proprio caro, uno dei talloni di Achille di molte camere mortuarie del nostro paese. Sono felice che la Versilia sia stata pioniera sul territorio dando alla sua comunità la casa del dignitoso commiato’’.

Fonte: Ufficio stampa

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