Si chiude stasera il 10° Simposio Internazionale VTEC 2018 che al Palazzo dei Congressi ha riunito per quattro giorni no stop – dal 6 al 9 maggio - oltre 500 specialisti provenienti da tutto il mondo per discutere di un tema medico-scientifico particolare: i ceppi di Escherichia Coli produttori di Shiga tossine o Verocitotossine (STEC o VTEC), cioè quei microrganismi ad alta patogenicità, la cui presenza negli animali, negli alimenti e nell’ambiente è fonte di gravi rischi zoonosici per l’uomo, che si stanno diffondendo a livello mondiale, come la sindrome emolitico-uremica e la colite emorragica.
L’evento, con cadenza triennale, torna in Italia dopo oltre 20 anni (nel 1994 si è svolto a Bergamo) e nel 2021 si terrà in Canada.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il Dott. Stefano Morabito dell’Istituto Superiore di Sanità e responsabile del Comitato organizzatore locale – Abbiamo lavorato con tenacia per tre anni per portare il congresso in questa città e direi che le attestazioni che ho già ricevuto da tanti partecipanti confermano che è stata la scelta giusta. La location, una sede congressuale all’interno di una villa ottocentesca nel cuore di una delle città più belle del mondo, e la messa a punto di un programma scientifico vincente è stata la combinazione perfetta per il successo dell’evento”.
“A questa edizione – conclude Morabito- hanno partecipato per la prima volta attivamente molti giovani ricercatori provenienti non solo da vari paesi europei ma anche da Stati Uniti, Sud America, Africa e paesi asiatici che sono rimasti entusiasti nell’unire la partecipazione alle varie sessioni del congresso con il trovarsi per quattro giorni a Firenze, a due passi dai principali monumenti ed opere d’arte della città”.
Fonte: Firenze Fiera - Ufficio Stampa
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