Cinquanta anni fa i suoi studi di fisica hanno aperto la strada all’elaborazione della teoria delle stringhe, che tenta di conciliare la meccanica quantistica con la relatività generale. E’ membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dell’Académie des Sciences di Francia e ha ricevuto svariati riconoscimenti internazionali.
Gabriele Veneziano, che dal 1978 afferisce al CERN di Ginevra, sarà in Ateneo venerdì 11 maggio per una lezione in Aula magna (ore 17.30 – piazza San Marco, 4) dal titolo “Spazio, tempo, materia attraverso un secolo di rivoluzioni”. Lo scienziato, nato nel 1942 a Firenze dove si è anche laureato, illustrerà i cambiamenti più significativi avvenuti dall’inizio del secolo scorso nella nostra comprensione dell’Universo, toccando temi come i buchi neri, le onde gravitazionali, i quark, il bosone di Higgs, per terminare con i misteri della materia e dell’energia oscura, del big bang e di cosa lo ha preceduto.
La lezione di Veneziano, aperta al pubblico, si svolge all’interno della conferenza internazionale di studiosi del settore, dal titolo “50 years of the Veneziano Model: from dual models to strings, M-theory and beyond”, che celebra dall’11 al 15 maggio l’anniversario degli studi del fisico fiorentino. L’evento è curato dal Galileo Galilei Institute, centro nazionale di studi avanzati per la fisica teorica che fa parte dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in partnership con l’Università di Firenze. Contribuiscono alla realizzazione del convegno il CERN di Ginevra e il Centro internazionale di fisica teorica ICTP di Trieste.
Fonte: Università di Firenze - Ufficio Stampa
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