È stata ricondotta alla perdita di carburante derivante dalla rottura del serbatoio della motrice di un camion coinvolto nell’incidente stradale del 19/3/2018 la presenza di gasolio segnalata nel Rio Fraiano; l’incidente è avvenuto lungo il nuovo percorso della SRT 429 parallelo al tratto ferroviario Empoli Ponte a Elsa.
Dalle indagini svolte dai Tecnici del Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese i due eventi sono stati ritenuti correlati tra loro.
I Tecnici di ARPAT sono intervenuti sul posto il 3/4/2018 su richiesta della Polizia Municipale che inviava le foto ricevute il giorno di Pasqua (1/4/2018) dai Vigili del Fuoco, nelle quali erano visibili sostanze opalescenti ed oleose nelle acque del Rio Fraiano all’altezza di Via Bastia e Case Gerini.
Le foto erano state scattate da un cittadino che aveva segnalato ai Vigili del Fuoco i cattivi odori di idrocarburi e la loro presenza nel rio.
Dalle verifiche compiute e dalle informazioni acquisite dai diversi soggetti coinvolti nell’incidente del 19/3/2018, tra i quali il Commissario ad Acta della SRT 429, è emerso che:
- sono stati effettuati interventi di lavaggio e ripulitura del manto stradale ma non della vasca di raccolta delle acque di prima pioggia che è stata ripulita in data 5/4/2018;
- non è stata presentata la comunicazione di potenziale contaminazione ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/2006.
I Tecnici di ARPAT hanno ritenuto attribuibile allo sversamento di carburante derivante dall'incidente del 19/3/2018 la presenza di gasolio nel rio Fraiano, attraverso due possibili percorsi (alternativi o concomitanti):
- il gasolio e le acque di lavaggio, non intercettati dal sistema di raccolta delle acque meteoriche della nuova SRT 429, sono andati a depositarsi nel fosso, tra la vegetazione e lungo le sponde del rio ed al primo fenomeno piovoso di forte intensità (il 31/3/2018 sono caduti 11,6 mm di pioggia) sono stati dilavati e trasportati nel rio;
- il gasolio e le acque di lavaggio intercettati dal sistema di raccolta delle acque meteoriche di prima pioggia, ancora presente nella vasca di accumulo, possono essere fuoriusciti in seguito all’evento piovoso di forte intensità in quanto la vasca non era stata ancora ripulita.
L'esito degli accertamenti è stato inviato al Comune di Empoli ed al Commissario Regionale ad Acta per il completamento della SRT 429 per l’adozione dei conseguenti provvedimenti, segnalando in particolare che:
- nonostante gli interventi di contenimento e rimozione del liquido sversato messi in atto nell’imminenza dell’incidente del 19/3/2018, poiché non è stata inviata agli enti competenti la comunicazione di potenziale contaminazione ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/06, non è nemmeno stata effettuata la successiva indagine preliminare prevista dal comma 2 del succitato art. 242 sui parametri oggetto dell’inquinamento, finalizzata a verificare l’eventuale superamento delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) nelle matrici ambientali interessate;
- dovrà quindi esser presentata la notifica di cui all’art. 242 del D.Lgs. 152/06 e si dovrà procedere alla rimozione del prodotto eventualmente ancora presente in galleggiamento sul rio ed alla realizzazione delle indagini ambientali atte a verificare la eventuale contaminazione del suolo nell’area interessata dal dilavamento del gasolio.
ARPAT non è stata attivata sull’incidente del 19/3/2018 ma successivamente coinvolta dopo circa 20 giorni dalla Polizia Municipale a seguito di segnalazione dei Vigili del Fuoco.
L’evento segnalato dal cittadino ai Vigili del Fuoco nel giorno festivo di Pasqua (1/4/2018) e documentato dalle fotografie scattate evidenziava una situazione in atto (presenza di idrocarburi nel Rio Fraiano) che richiedeva un intervento pubblico urgente atto a riportare la situazione alla normalità.
In questi casi gli enti di primo intervento come i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale dovrebbero rivolgersi alla Sala Operativa della Protezione Civile perché provveda ad attivare ARPAT che assicura il proprio intervento attraverso il servizio di pronta disponibilità.
Maggiori informazioni sul tema sono consultabili sul sito Web di ARPAT alla pagina Emergenze ambientali.
Il caso dimostra come da incidenti stradali possano derivare problemi di inquinamento delle acque superficiali e che, spesso, è grazie alle segnalazioni dei cittadini che vengono evitate le maggiori conseguenze.
Fonte: Arpat
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