Dramma popolare, omaggio di San Miniato ai Taviani con La masseria delle allodole

(foto gonews.it)

Il Dramma Popolare rilegge i fratelli Taviani per commemorare lo scomparso Vittorio. La Festa del Teatro di San Miniato celebra gli illustri concittadini riportando in scena La masseria delle allodole, 18esima pellicola tratta dall'omonimo romanzo di Antonia Arslan che ripercorre la tragedia del genocidio armeno. I fatti risalgono al 1915, prima dell'entrata in guerra la Turchia decide di purificare il proprio popolo con la morte di 1.5 milioni di persone. Lo spettacolo per la regia di Michele Sinisi su drammaturgia di Sinisi stesso assieme a Francesco M. Asselta, andrà in scena dal 19 al 25 luglio, tornando in piazza del Duomo dopo la parentesi dello scorso anno nella chiesa di San Francesco.

La presentazione è avvenuta quest'oggi, giovedì 3 maggio, nella prestigiosa Sala delle Sette Virtù del municipio, già sala del Consiglio comunale.

"Abbiamo scelto la location più bella che abbiamo in Comune e nella provincia, con questi affreschi che risalgono al 1300 e al 1400. Vogliamo ribadire l'importanza alla cultura che stiamo dando a San Miniato", ha spiegato il sindaco Vittorio Gabbanini in apertura della conferenza stampa.

"Quest'anno il filo conduttore, che si lega assieme ai Venerdì del Dramma, è il dialogo interreligioso come salvaguardia della pace - spiega Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione -. Già due incontri sono avvenuti alla presenza del vescovo Andrea Migliavacca, uno di questi all'auditorium Carismi alla presenza di tantissimi ragazzi. Il 24 maggio avremo come ospite proprio Antonia Arslan, autrice del libro sul quale è stata basata la riduzione che andrà in scena. Siamo rimasti in pochi a produrre interamente uno spettacolo, quest'anno il Dramma andrà anche nelle frazioni e oltre".

Il programma infatti prevede delle incursioni al Giardino della Cisterna, dietro la Misericordia di San Miniato, ma anche l'Anfiteatro della Misericordia di San Miniato Basso e il santuario della Madonna di San Romano a Montopoli.

Tra i ringraziamenti doverosi agli sponsor, alla stampa e alle istituzioni, Gabbanini si è soffermato anche su Cariparma ("si impegnerà per sostenere la cultura e la nostra Fondazione") oltre alla Fondazione CRSM e alla diocesi di San Miniato ("il vescovo ci sostiene in maniera assolutamente determinante").

Tra le novità da elencare anche il premio della critica sostenuto da Rotary Club e Lions Club di San Miniato: un gradito ritorno dopo 10 anni di stop che andrà a premiare con un istrice d'argento la critica più importante e l'esperto più giovane.

Presente in sala anche il noto critico teatrale, storico e saggista Masolino D'Amico: "L'epopea raccontata dai Taviani è impossibile da trasportare in teatro. Lo spettacolo non ha niente a che fare col film se non comunicare questa avventura terrificante quanto affascinante, che siamo costretti a rivisitare spesso. È una riduzione difficile ma il teatro può fare tutto, con i suoi mezzi limitati e al contempo illimitati".

GLI SPETTACOLI

La masseria delle allodole: questo il cast di attori: Stefano Braschi, Marco Cacciola, Gianni D'Addario, Michela De Rossi, Giulia Eugeni, Arsen Khachatryan, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Roberta Rosignoli, Michele Sinisi, Adele Tirante. Le scene sono di Federico Biancalani, i costumi di Elisa Zammarchi, le luci di Federico Biancalani e Michele Sinisi. Lo spettacolo è frutto della produzione tra Fondazione Idp, Elsinor Centro di Produzione Teatrale e Arca Azzurra Teatro.

La Festa del Teatro quest'anno proporrà poi una serie di spettacoli collaterali di grande importanza. Sempre in prima assoluta andrà in scena lo spettacolo “Narek – un poema armeno” (4 e 5 luglio) una coproduzione internazionale del Dramma

Popolare con Versiliadanza e Small Theater/National Centre of Aesthetics, mentre lo spettacolo musicale “La sposa e il suo Dio” (12 luglio) parlerà di una storia di una terra, la Georgia, e delle sue radici. La figura simbolo del martirio della razionalità e della scienza, Ipazia, sarà portata in scena da Francesca Bianco ne “Il sogno di Ipazia”, (25 giugno) prodotto dal Teatro Belli di Roma. In cartellone anche "Tua Anne", (9 luglio) straordinario reading musicale proposto da Matteo Corradini con il Pavel Zalud Trio, il monologo “Esodo pentateuco # 2” (16 luglio) dell’istriano Diego Runko e lo spettacolo “Abu sotto il mare” (19 giugno) di Pietro Piva, che mostra la condizione terribile di ogni profugo, costretto a dimenticare il proprio mondo per avventurarsi, magari nascosto dentro una valigia, verso l’ignoto.

La Festa del Teatro di San Miniato è sostenuta in modo determinante dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Un particolare ringraziamento va anche alla Cassa di Risparmio di San Miniato – Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

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