Genitore A e B, consiglieri fuori durante la mozione Poggianti: "Basta strumentalizzazioni"

"Basta strumentalizzazioni ideologiche su argomenti sensibili. E’ giunta l’ora di individuare una formula in commissione per non far sentire nessuno escluso.

Cinque gruppi su sei di quelli presenti nel Consiglio Comunale di Empoli, durante la seduta assembleare di giovedì 26 aprile, sono usciti dall’aula per non partecipare alla votazione della mozione sulla presenza nei moduli di iscrizione alla scuola d’infanzia della dicitura ‘Genitore A e B’, presentata dal gruppo consiliare Il Centrodestra per Empoli e lo hanno fatto perché ritengono doveroso che, dopo 4 anni di inutili e sterili divisioni politiche su questi temi, sia giunto il momento di provare a trovare una sintesi che faccia fare un passo in avanti alla città.

La decisione, che ha coinvolto anche il sindaco Brenda Barnini, è stata presa all’unanimità, con l’evidente eccezione dal capogruppo Andrea Poggianti, dopo che a quest’ultimo, nel corso del dibattito, era stata proposta dal capogruppo di Questa è Empoli Lorenzo Ancillotti di rimandare la votazione del documento alla prossima seduta del Consiglio, successiva a un confronto in sede di commissione consiliare affari generali, presieduta dal consigliere Alessandro Borgherini.

Infatti, durante il dibattito, tutti i gruppi, all’eccezione de Il Centrodestra per Empoli, si erano dimostrati favorevoli nella necessità di superare la dicitura inserita nei moduli, ricercandone una che fosse rispettosa di tutte le sensibilità che caratterizzano un’intera città e la sue complessità.

E’ infatti obbligo istituzionale ricercare soluzioni e non acuire le divisioni, promuovendo il dialogo e il rispetto reciproco, nella convinzione che per tutti nel confronto in commissione, prevarrà l’interesse dei bambini e delle bambine e del loro diritto alla serenità nei plessi scolastici comunali.

In sostanza la mozione, così come presentata e con le parole contenute, aveva suscitato un dibattito acceso e non sarebbe stata votata a causa di una serie di premesse particolarmente faziose e assolutamente fuori luogo per il Consiglio comunale.

Per questo é stato chiesto di ritirare il documento con l’obiettivo di trovare una sintesi in commissione capace di superare le sterili divisioni che, sino ad oggi, hanno inasprito inutilmente il dibattito istituzionale, facendo sentire, a tratti, i cittadini non rappresentati, o peggio ancora, esclusi.

Il consigliere del centrodestra Poggianti ha ritenuto necessario votare un documento che aveva soltanto diviso, dimostrando in quel momento di preferire la polemica politica alla doverosa ricerca di una soluzione per la città.

A quel punto tutti gli altri gruppi consiliari e il sindaco altro non hanno potuto fare che evitare la votazione, uscendo dall’aula rifiutando, pur nelle rispettive differenze di posizioni, di dividersi per l’ennesima volta senza tentare di trovare una soluzione per il bene della città."

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