Parte il corso in Sudan della Sant'Anna per formare giudici e magistrati

Cooperazione internazionale e promozione dei diritti umani: dal 29 aprile il primo corso in Sudan della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per formare giudici e magistrati, nell’ambito di un progetto sostenuto dalla Farnesina

Continua l’attività di cooperazione in favore dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani tra Italia e Sudan grazie ai nuovi corsi di alta formazione promossi dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dal Ministero degli Affari Esteri dello stato africano. Le lezioni iniziano in Sudan domenica 29 aprile, nell’ambito del progetto formativo svolto in collaborazione con il Peace Research Institute di Khartoum, con il coordinamento scientifico di Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale e direttore dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna e con il rilevante supporto e sostegno della Farnesina.

Il Sudan è un paese all’attenzione dell’opinione pubblica per presunte violazioni dei diritti umani: grazie all’impegno dell’Italia, questo Paese ospita per la prima volta un progetto destinato a formare giudici e magistrati dopo che un corso analogo si era tenuto in Camerun nel 2017. Il programma, realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, si articola in cinque giorni di attività didattica e fornisce la possibilità di familiarizzare con le norme internazionali sui diritti umani, applicabili nell’ambito dell’amministrazione della giustizia. I partecipanti possono inoltre approfondire la conoscenza sulle leggi a protezione dei diritti umani e i meccanismi per la loro applicazione a livello nazionale.

“Questa nuova iniziativa di formazione – commenta Andrea de Guttry – conferma ancora una volta la grande attenzione e le ormai innumerevoli attività di formazione su temi legati ai diritti umani della Scuola Superiore Sant’Anna, con particolare riferimento al contesto africano e all’importanza della cooperazione sud-sud, promossa da anni dalla Scuola Superiore Sant’Anna”.

Fonte: Scuola Superiore Sant'Anna

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