Questa mattina, 27 aprile, la Mostra dell'Artigianato ha ospitato negli spazi della Fortezza Da Basso, il convegno sulla Candidatura di Firenze a Città Creativa UNESCO per l’artigianato: un percorso di lavoro condiviso. I lavori per la presentazione di Firenze a Città Creativa UNESCO Craft and Folk, sono promossi dall'assessorato allo sviluppo economico della Città di Firenze in collaborazione con l'Ufficio Unesco del Comune di Firenze, del Dipartimento DIDA Design dell'Università di Firenze e Artex. Le realtà che operano a Firenze nel mondo dell’artigianato, sono tutte impegnate in prima linea in questa prestigiosa candidatura. In particolare le associazioni di categoria, gli stakeholder e gli artigiani sono stati coinvolti per condividere spunti emersi dai questionari che sono stati chiamati a compilare, molto dettagliati, raccolti dall'Università di Firenze che sta lavorando alla predisposizione della domanda.
A presentare il workshop l’assessore allo Sviluppo Economico Cecilia Del Re, Carlo Francini, responsabile dell'Ufficio Unesco del Comune di Firenze, il professor Giuseppe Lotti ed Eleonora Trivellin ricercatrice dell’Università degli Studi di Firenze.
La rete delle Città Creative dell'Unesco ha lo scopo di promuovere la cooperazione fra le città che hanno identificato nella creatività l'elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile, ed è divisa in sette settori diversi: la musica, la letteratura, l'artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia, cinema. La naturale candidatura di Firenze rientra nell'ambito dell'artigianato e dell'arte popolare (Craft and Folk), perché città tradizionalmente artigianale e per le nuove forme di imprenditoria. Le città che fanno parte della rete, hanno un obiettivo comune, fare della creatività e dell'industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo.
Il Comune di Firenze, nella persona dell'assessore Del Re, si sta spendendo molto per il settore dell'artigianato fiorentino, dalla futura approvazione di un 'Regolamento delle Botteghe Storiche', alla candidatura della Città. "La candidatura avrà risvolti concreti per elevare la qualità dell'artigianato fiorentino - ha dichiarato ad apertura del convegno l'assessore Del Re-. Entrare a far parte di una rete internazionale significa maggiori controlli e programmi di sviluppo per l'intera città. Il settore dell'artigianato tocca trasversalmente Firenze, dove le botteghe artigiane nascono storicamente in centro. La prospettiva - prosegue l'assessore- è quella di sviluppare ulteriormente questo settore rendendo centrali anche le periferie, pensiamo alla Manifattura Tabacchi ad esempio. Firenze merita di ottenere questo riconoscimento, formale e sostanziale, per rientrare nei programmi internazionali sul settore. Protagonista è la creatività, cioè il motore di sviluppo economico del territorio. Basti pensare al connubio fra la moda e l'artigianato che a Firenze è molto forte".
Ad apertura lavori, l'intervento di Louise Allen, presidente del World Crafts Council - Europe, uno dei cinque rami regionali del World Crafts Council (Africa, Asia, America Latina, America del Nord, Europa). Il ramo Europa dell'organizzazione internazionale non governativa e non profit riconosciuta dall'UNESCO è nato nel 1979 proprio a Firenze. La presidente Allen ha rivolto l'invito all'assessore Del Re di organizzare a Firenze le celebrazioni per il 40ennale, augurando alla Città di Firenze di entrare a far parte del patrimonio UNESCO delle città creative nel 2019, "Sarebbe un'occasione fantastica il cui coronamento sarebbe dato dal portare l'evento nell'ambito della prossima Mostra dell'Artigianato".
"L'idea da cui si parte nel proporre la candidatura di Firenze - ha dichiarato Carlo Francini, responsabile dell'Ufficio UNESCO del Comune di Firenze- viene da lontano, e adesso sta diventando concreta grazie all'assessore Cecilia Del Re. Bisogna avere un coinvolgimento continuo con il mondo della creatività e bisogna lavorare bene e insieme perché la lista delle città che vorrebbero presentare la propria candidatura è lunga e competitiva. Abbiamo voluto coinvolgere l'Università di Firenze, in particolare il Dipartimento DIDA, per convogliare le ricerche e rafforzare una visione comune".
Firenze è storicamente una città artigiana a tutto tondo. La sua non è una vocazione univoca e monotematica, ma plurale. Il professor Giuseppe Lotti e la dottoressa Eleonora Trivellin, hanno portato avanti un lavoro di raccolta dati per la presentazione della domanda, tale da saper raccontare le innumerevoli sfaccettature del patrimonio artigianale e culturale della città. Esempio attuale della storia e del patrimonio della città sono i circa 30mila artigiani iscritti alla Camera di Commercio. Questi testimoniano la storia e la tradizione della città, ma raccontano anche di un tessuto imprenditoriale che si rinnova grazie alle tante start up di giovani che decidono di arricchire il tessuto produttivo della città.
Nel padiglione Cavaniglia, si ricorda, è presente lo spazio Officina Creativa nell'ambito, che ospita un punto informativo sulla candidatura di Firenze a Città Creativa Unesco, in modo che i visitatori possano contribuire al lavoro di raccolta dati.