'Quando passò il fronte', appello al Prefetto: "No alla parata nazista". È polemica

Polemica intorno all'iniziativa "1944 - Quando passò il fronte..." che passerà da San Miniato, Pontedera,Pisa, Viareggio, Pietrasanta, La Spezia e Cascina. Proprio a Cascina si è però sollevato un calderone di polemiche per la presunta caratterizzazione filo-nazista dell'evento.

Ecco alcuni dei commenti e la risposta del sindaco Ceccardi:

La nota congiunta di Emanuela Amendola, Possibile, Michele Antognoli, consigliere comunale L'Altra San Giuliano, Ciccio Auletta, candidato sindaco Una città in comune- Rifondazione Comunista Possibile, Luca Barbuti, consigliere comunale L'Altra San Giuliano, Paolo Bigongiari, segretaria Provinciale Partito della Rifondazione Comunista, Marco Ricci, consigliere comunale Una città in comune – Prc Pisa

Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, dalle colonne del Corriere Fiorentino di ieri, ammoniva sul rischio della perdita della memoria per la scomparsa progressiva dei testimoni diretti degli eccidi nazi fascisti e del significato della lotta partigiana durante i mesi infausti del passaggio del fronte nel 1944. Mai preoccupazione è stata più tempestiva.

Domani a Cascina, infatti, si terrà una presunta rievocazione storica sul passaggio del fronte nel 1944. Presunta, perché secondo un atteggiamento meschino e ipocrita si cerca di mascherare da parte dell’amministrazione cascinese quello che è un palese tentativo di riconoscimento e legittimazione della parte più ignobile e sanguinaria delle truppe coinvolte in quegli eventi. I simboli stessi dell’associazione ultimo fronte 1945, coinvolta direttamente dal comune di Cascina e riportata sulla locandina dell’evento nell’evento, sono infatti un esplicito richiamo (caratteri gotici su sfondo nero) alle divisioni combattenti delle SS, quelle divisioni e quelle truppe che sono state gli artefici principali degli eccidi che si sono perpetrati nel 1944 nel nostro territorio fino a Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto. Ci chiediamo allora perché, invece di ricordare le stragi, le deportazioni del 1944, la Sindaca di Cascina, abbia organizzato una macabra messa in scena di simbologie che si ispirano alla volontà di sopraffazione e morte.

Le divise delle SS, l’anello che portavano al dito hanno come effige principale la testa di morto, con questa effige si presentavano nelle case, nei fienili durante i rastrellamenti e con questa effige sui berretti fucilavano inermi.

Crediamo che tutto questo vada fermato e per questo abbiamo inviato una formale richiesta al Prefetto di Pisa per chiederle di garantire quanto sancito dalla nostra Costituzione non consentendo lo svolgimento di una simile parata, affinchè operazioni mistificatorie, apologetiche e irrispettose dei lutti e delle sofferenze che le popolazioni del cascinese e del pisano hanno subito in quegli anni siano bandite dall’agenda politica delle nostre amministrazioni.

La nota del PD

Cinquanta sfumature di inadeguatezza. In poco meno di due anni l'amministrazione comunale cascinese ha inanellato una già lunga serie di episodi imbarazzanti. A tutti i livelli. La sfilata dei mezzi nazisti nei giorni della celebrazione della Liberazione dell'Italia è solo l'ultimo della serie.

Il vero problema è che la destra cascinese non sembra in grado di fare i conti con la storia. In ogni ricorrenza gli amministratori comunali trovano spazio e modo per iniziative e affermazioni divisive. Si tratta di una strategia insensata, che punta a una lettura degli eventi. Una lettura che mina le basi della democrazia del paese.

L'inadeguatezza sul piano valoriale si affianca comunque ad un'altrettanto marcata inadeguatezza sul piano del governo e dell'amministrazione del territorio.

I mezzi delle SS sfileranno in un comune che ha perso la capacità di lettura del futuro, dato che nessun progetto a lungo termine è stato attivato da questi amministratori. Vedremo quale sarà la situazione delle scuole negli anni a venire.

Gli interventi avviati paiono abbandonati come il nuovo distretto sanitario di Sant'Anna, consegnato al Comune a settembre 2016 e ancora chiuso.

Anche il tanto decantato "decoro" è del tutto svanito dall'agenda degli amministratori. O forse per dare maggior concretezza alla rievocazione storica gli amministratori hanno voluto trasformare il verde urbano in macchia selvatica, in modo da poter avere uno spazio scenografico per far svolgere i rastrellamenti ai nazifascisti.

La Lega: "Putiferio mediatico immotivato"

Domani, 27 Aprile 2018, si terrà nel Comune di Cascina un evento organizzato per ricordare il passaggio del fronte di guerra nella Seconda Guerra mondiale. Negli utimi 20 anni il mondo degli appassionati di storia contemporanea si è talmente radicato in Italia da far sì che, proprio nel 2001 e proprio per mano della Lega Nord, fosse proposta ed approvata la prima legge di Tutela del patrimonio storico della Grande Guerra. Chiunque può oggi apprezzare la miriade di musei e di collezioni sparse nelle baite delle Dolomiti: ricchezza storica e turistica unica e valorizzata. Una similare legge andrebbe auspicata ancora oggi per preservare e valorizzare il patrimonio culturale della Seconda Guerra mondiale. Si è, infatti, sollevato un inspiegabile "putiferio mediatico" per il mèro episodio dell' organizzazione da parte del Comune di Cascina di una manifestazione, certamente originale, consistente nel passaggio della "Colonna della Libertà" con figuranti in divisa.

Siamo all'assurdo! Una delle associazioni coinvolte, Ultimo Fronte 1945, specializzata in ricostruzione di reparti tedeschi, ha professionalmente offerto la sua disponibilità per esporre i propri figuranti. Altri figuranti, questa volta della politica, hanno colto la palla al balzo, interessati alla rilevanza mediatica del fuoco di guerra contro Susanna Ceccardi, Sindaco di Cascina. Si lascino, per lo meno, da parte gli appassionati di storia e le iniziative che ripropongono necessariamente i protagonisti, amici e nemici, buoni e cattivi, di quegli anni! Il giudizio sui fatti della storia nessuno lo cambierà, né si è mai sognato di cambiarlo, quello sugli apiranti e sinistri avvoltoi in cerca di clamore mediatico sarà invece sempre segnato.

La risposta del sindaco

"La colonna della libertà con i mezzi storici della seconda guerra mondiale passa da San Miniato, Pontedera, Cascina, Pisa, Viareggio, Pietrasanta e La Spezia. Ma chiaramente la polemica è solo a Cascina perché qui c'è il sindaco della Lega". La risposta del sindaco Ceccardi arriva su facebook.

"I sagaci amici della sinistra - aggiunge - contestano soprattutto la ricostruzione storica del comando dell'esercito tedesco all'ex Pretura di Cascina. Allora, perché non andate a contestare la presenza dei figuranti tedeschi nei film di guerra, nelle rappresentazioni teatrali, nei musei? [...] La colonna della libertà con mezzi americani passerà nel centro cittadino liberando la città alle 14.30, ricordando così i giorni della liberazione. Cosa c'è di male in tutto questo?".

Il Partito Comunista: "Atto vergognoso"

Lo show che la sindaca Ceccardi e l’amministrazione leghista di Cascina hanno permesso di attuare nella settimana della Festa della Liberazione è un atto vergognoso, anticostituzionale, irrispettoso verso chi ha lottato ed è morto per liberare il nostro paese dal nazifascismo.

Le spiegazioni fornite da Ceccardi in seguito alle giuste critiche ricevute sono inconsistenti e del tutto inaccettabili. Basti visitare gli spazi web dell’associazione invitata a sfilare a Cascina per capire come l’unico obiettivo di queste sedicenti rievocazioni sia quello di “normalizzare” il carnefice e ripulire l’immagine dell’esercito del terzo Reich, che invece ha portato in questi territori solo distruzione e morte.

Invece di cercare continuamente la polemica e la visibilità mediatica, la “sindaca dei selfie con Salvini” farebbe bene a rileggersi la storia della Resistenza e a considerare che il suo ruolo le impone il rispetto della Costituzione antifascista.

Come Partito Comunista pensiamo che ormai sia giunta al capolinea la prima giunta leghista della Toscana e che la Ceccardi debba dare le dimissioni come sindaco per il rispetto di tutti i morti per mano dei nazifascisti in quegli anni.

Sinistra Italiana presenta interrogazione al Ministro dell'Interno

"Il governo condivide questo modo di rievocare e festeggiare la Festa della Liberazione dal nazifascismo? Quali interventi ha pensato  l'esecutivo di avviare attraverso il Prefetto di Pisa nei confronti dell'amministrazione comunale di Cascina. E ancora  il governo ha intenzione di chiedere all'amministrazione comunale di Cascina  quali criteri storico-scientifici abbiano fatto scegliere l'associazione che ha organizzato la parata di truppe delle SS per le vie di Cascina, e quali sono stati i costi per la collettività per lo svolgimento di tale evento?"

Sono alcune delle domande che i parlamentari di Liberi e Uguali, primo firmatario Nicola Fratoianni, chiedono al ministro dell'Interno e al governo nell'interrogazione parlamentare presentata oggi sull'iniziativa che si svolgerà venerdi a Cascina, in provincia di Pisa.

Nell'interrogazione  Fratoianni ricorda che  tale iniziativa sta producendo nell'opinione pubblica sconcerto e polemiche, dato che l'evento prevede anche una parata di mezzi e figuranti di reparti delle SS. L'Associazione Nazionale Partigiani Italiani Anpi ha preso ufficialmente le distanze dall'iniziativa. Nel corso del 1943-1944 il territorio della Toscana, e della provincia di Pisa fu teatro oltre che di eventi bellici drammatici, anche di efferate stragi di civili compiute proprio dalle truppe naziste e dalle forze fasciste, il cui ricordo è ancora ben vivo nei cittadini di quelle realtà.

Inoltre da quanto emerge (per la verità ben poco) dal sito web dell'associazione che curerà la parata di mezzi e di persone in divisa germanica per le vie della cittadina,  non si comprende quale sia il carattere storico-scientifico dell'iniziativa, anche perchè i soli richiami presenti sono relativi a reparti delle SS naziste responsabili di atroci stragi sul territorio nazionale oltre che l'invito a leggere l'autobiografia della guardia del corpo di Adolf Hitler, che fino alla sua scomparsa nel 2013 si è detto orgoglioso di essere stato per anni al fianco del Fuhrer.

"E'  ancora più evidente - conclude Fratoianni nell'interrogazione -  il rischio che Istituzioni locali, contravvenendo ai dettami della Costituzione, con tali iniziative diano spazio a richiami nostalgici e revisionisti di pagine della storia contemporanea del nostro Paese"

Gd Pisa: "Una parata militare che offende la dignità di chi ha combattuto per la libertà"

“Come Giovani Democratici condanniamo con forza l’iniziativa del Comune di Cascina organizzata dall’associazione “Ultimo fronte 1945” dal titolo “1944. Quando passò il fronte…” prevista per il 27 aprile.

È impensabile far passare per una rievocazione storica quella che è, nei fatti, una parata militare che prevede l’esposizione di simboli delle SS con caratteri gotici a sfondo nero. Iniziative del genere segnano un contrasto stridente con le celebrazioni tenute in questi giorni in tutta la provincia di Pisa, per ricordare il valore e l’importanza storica della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo. Per questo, appoggiamo la richiesta fatta alla Prefettura di Pisa di vietare lo svolgimento di una manifestazione apologetica che offende la dignità e la storia politica di tutti coloro che hanno combattuto in passato per garantire la libertà alle generazioni future”.

 

 

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