I caprioli flagellano i vigneti, a rischio la produzione dei grandi vini senesi

La produzione dei grandi vini senesi rischia di essere messa in ginocchio dai caprioli. E’ l’allarme lanciato dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena dopo aver accolto le istanze e le preoccupazioni dei tanti soci di Montalcino, Montepulciano, San Gimignano e di tutto il territorio del Chianti, che ogni giorno riscontrano danni ingenti alle proprie viti. Proprio in questo periodo infatti è ripartito lo sviluppo vegetativo della vite e i germogli sono preda ovunque dei caprioli.

«Solo in queste zone – spiega il direttore di Upa Siena Gianluca Cavicchioli – nel 2017 sono stati accertati danni da capriolo per oltre 3600 quintali di uva e per un equivalente pari a circa a 290mila euro. Una cifra che ci fa temere seriamente che non possa essere neanche coperta dagli indennizzi. Non solo, negli ultimi 3 anni, la conta dei danni è cresciuta in maniera esponenziale. Ci troviamo di fronte ad una situazione che non è più sostenibile, che rischia di minare la produzione e l’indotto di quei vini che sono anche ambasciatori della qualità enogastronomica di Siena e della Toscana nel mondo».

«E’ evidente che la caccia in selezione non è più sufficiente a contenere le popolazioni e conseguentemente limitare i danni causati dai caprioli – sottolinea il presidente di Upa Siena Giuseppe Bicocchi -. Sono necessarie misure di carattere straordinario se si vuole evitare il flagello dei nostri vini; mi riferisco principalmente ai prelievi in controllo del capriolo nei vigneti oggetto di danneggiamento nei mesi di aprile e maggio. La stessa misura già attuata per i cinghiali e prevista nella legge obiettivo della Regione Toscana».

L’Unione Provinciale Agricoltori di Siena mantiene alta l’attenzione sui danni provocati da tutta la fauna selvatica.

Fonte: Unione Provinciale Agricoltori di Siena - Ufficio Stampa

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