Il consiglio comunale di Pistoia ha approvato un nuovo regolamento che contiene norma più stringenti sul commercio. Le insegne dovranno essere in italiano, non essere luminose, divieti precisi su attività come i kebab e più regole sulla vendita di bottiglie.
Saranno vietate in centro anche le aperture di nuovi money transfer, internet point, sexyshop e negozi di media o grande distribuzione come i fast food. Sarà inoltre vietata l'installazione di nuove slot machine.
I DETTAGLI
Tutela delle caratteristiche tradizionali e di pregio del centro storico attraverso l’installazione di insegne, arredi, attrezzature e infissi che non snaturino o alterino l’aspetto della zona storica più antica della città. Divieto di aperture per centri scommesse, money transfer, night club, locali con capienza superiore alle duecento persone, distributori automatici e sexy shop. Daspo urbano per chi compie atti contrari alla pubblica decenza ed esercita il commercio abusivo.
Sono queste le principali novità introdotte nella ztl di Pistoia dal nuovo “Regolamento per la valorizzazione e per la tutela delle aree urbane meritevoli di particolare attenzione” che la giunta, guidata dal sindaco Alessandro Tomasi, ha portato al vaglio del consiglio comunale. Le nuove disposizioni sono state approvate dall’assemblea consiliare con il voto della maggioranza e del Movimento 5 Stelle. Pd, Pistoia Spirito Libero e Pistoia Sorride si sono astenuti.
«Il nostro intento – dichiara il sindaco Alessandro Tomasi – è di salvaguardare la specificità del centro storico perché siamo convinti che questa autenticità vada tutelata per non dequalificare l’area, intesa come zona a traffico limitato, dove abbiamo detto no all’apertura di attività come internet point e money transfer e abbiamo introdotto l’obbligo di almeno un bagno per locale - qualsiasi siano le dimensioni del fondo - attrezzato per l’accessibilità di tutti. Anche questo nell’ottica di un miglioramento della qualità nel centro storico».
A poche settimane dall’entrata in vigore dell’ordinanza per la zona a traffico limitato, che disciplinava in via transitoria le nuove aperture all’interno della seconda cerchia muraria vietando il proliferare di attività incompatibili con il contesto storico di appartenenza, l’amministrazione ha portato all’approvazione del Consiglio le modifiche e le integrazioni al vecchio regolamento della Sala introducendo disposizioni che disciplinano le nuove aperture ed estendendole alla Ztl nell’ottica di un commercio che sia di qualità e con la volontà di tutelare il decoro del cuore storico della città migliorando le condizioni dell’area sia per gli operatori che per i residenti.
Per la prima volta, inoltre, il Comune disciplina quanto finora era stato previsto soltanto attraverso un codice di autoregolamentazione dei locali del Comparto Sala sugli orari di somministrazione delle bevande per arginare o limitare l’abuso di alcol.
«L’atto che abbiamo portato in Consiglio per l’approvazione – spiega l’assessore alle attività produttive Gianna Risaliti – è il risultato di un lavoro importante fatto in Commissione consiliare, con proposte ed emendamenti che hanno permesso di arrivare alla versione approvata. Con questo regolamento, frutto dell’ascolto di molti soggetti portatori di interessi ed esigenze diverse, come residenti e commercianti, per la prima volta il Comune disciplina anche quanto finora era previsto soltanto attraverso un codice di autoregolamentazione dei locali del Comparto Sala e introduce regole per la tutela del decoro e del commercio di qualità. Al fine di contribuire a migliorare la sicurezza – conclude l’assessore - abbiamo inserito il Daspo urbano per chi compie atti contrari alla pubblica decenza o per i commercianti abusivi».
Sempre per ragioni di sicurezza e di decoro della città, è stato introdotto il divieto di somministrare bevande in bottiglie di vetro o bicchieri di vetro se non consumate all’interno del locale o al tavolo del dehor.
Nuovi standard qualitativi per i locali in Ztl. Chiunque intenda aprire una nuova attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande nella zona a traffico limitato, deve presentare, insieme alla Scia, una relazione tecnica accompagnata da idonee planimetrie descrittive che evidenzino la presenza di adeguati standard qualitativi. Nel dettaglio, l’insegna – che non potrà essere luminosa - e le eventuali vetrofanie dovranno essere composte con caratteri propri dell’alfabeto latino (salvo la presenza di testi tradotti a fronte per le esigenze di comunicazione turistica), inoltre gli arredi dovranno essere descritti per qualità e quantità con un apposito rendering in cui si evinca l’impatto estetico del locale sul contesto storico in cui si inserisce. Con le nuove integrazioni appena approvate, viene prevista anche la distanza minima di due metri tra gli spazi di preparazione degli alimenti e la pubblica via. Tutte le nuove attività inoltre, dovranno garantire adeguate misure di accessibilità, e per i fondi con superficie di somministrazione inferiore ai 60 metri quadri, dovrà necessariamente essere presente un bagno accessibile anche alle persone con disabilità e separato da quello destinato agli addetti.
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