Queste le dichiarazioni della capogruppo di La Firenze Viva Cristina Scaletti
"Speriamo che Firenze con i pali della tranvia in piazza stazione non faccia la fine di Dresda, che ha perso il sito patrimonio mondiale dell’Unesco per il ponte sul fiume Elba. Il fatto che Dresda sia definita la Firenze del nord sembra quasi un presagio per la sorte delle due città. Leggendo il report citato nello scorso consiglio dall'assessore Giorgetti testimonia che Unesco/Icomos nella loro visita ai cantieri del maggio 2017 hanno potuto vedere solo la parte meno impattante dei lavoro tramviari di piazza Stazione, quelli che insistevano sulla ex rotonda. Non hanno potuto verificare invece la parte pesante del progetto, la giungla di pali che possiamo vedere oggi.
Fra l'altro nel report si constatava positivamente che i rosoni di Santa Maria Novella rimanevano ancora visibili, non erano impattati da alcunché. Il che vuol dire che Unesco/Icomos era ed è sensibile, com'è logico, ai coni visivi, alla visibilità degli edifici storici di Firenze.
C'è da augurarsi appunto che anche la nostra città non perda tale qualifica come la sua gemella del nord proprio per il devastante impatto dei lavori tramviari in piazza Stazione, della giungla di pali che li caratterizza".
Fonte: Comune di Firenze -Ufficio stampa
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