Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: accordo tra Ausl Toscana Centro e Parti Sociali

Siglato questa mattina a Prato nella sede del Dipartimento della Prevenzione, l’Accordo tra Azienda Usl Toscana centro e parti sociali in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta dell’avvio di un percorso per realizzare azioni condivise di sensibilizzazione e assistenza rivolte ai datori di lavoro, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/T), agli addetti al servizio di prevenzione e protezione e ad altri professionisti che assistono le aziende con l’obiettivo di migliorare le condizioni di sicurezza e salute sul lavoro.

Sono molto soddisfatto dell’intesa raggiunta - dichiara il dottor Luigi Mauro, direttore dell’Unità funzionale Prevenzione igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro - che rappresenta un punto di partenza importante per la riaggregazione di una rete di soggetti interessati a collaborare in sinergia alla promozione della salute nei luoghi di lavoro e alla crescita e diffusione delle cultura della sicurezza”.

Nel territorio pratese le istituzioni e le parti sociali hanno sempre collaborato nel rispetto di valori condivisi. Il Distretto tessile pratese nonostante la crisi è rimasto il primo polo industriale del centro Italia ed il primo esportatore italiano di prodotti tessili.

Tra le criticità che oggi ci troviamo di fronte ci sono l’espansione di una imprenditoria extracomunitaria nel settore confezioni (e non solo) e la rimessa in servizio di attività senza la necessaria attenzione alla sicurezza dei macchinari.

Dai dati I.N.A.I.L. il trend sugli infortuni indennizzati in Area Vasta Centro, anche se in netta diminuzione rispetto agli anni pre-crisi, registra negli ultimi cinque anni una ripresa degli infortuni nelle filature a cardato pratesi, dove almeno 1 infortunio su 3 è grave.

Per il settore della nobilitazione tessile, invece, nel quale gli infortuni sono in calo costante dal 2000, si è registrata però una lieve tendenza alla ripresa degli infortuni dal 2015. Nell’ edilizia, il trend è tuttora in diminuzione. Infatti nel 2016 gli infortuni gravi a Prato sono stati 59 (minimo storico); si tratta comunque di infortuni potenzialmente gravissimi e mortali, come quelli causati dai carrelli elevatori. Sul fronte delle malattie professionali si conferma l’aumento da alcuni anni delle patologie muscoloscheletriche.

E’ stato ribadito nella discussione di questa mattina l’interesse delle Parti Sociali a mettere in campo azioni comuni di sensibilizzazione, formazione ed assistenza, in particolare su ambiti quali filature a cardato, i carrelli elevatori ed il rischio da sovraccarico biomeccanico, ma anche i rischi legati a differenze di età, genere, etnia, tipologia contrattuale e nel settore degli appalti.

Tutti gli intervenuti si sono dichiarati molto favorevoli al coinvolgimento nei gruppi di lavoro di I.N.A.I.L., I.T.L, I.N.P.S. e Comitati Paritetici. E’ stata anche ricordata l’importanza delle iniziative di promozione alla salute nelle scuole, svolte in passato dal Tavolo Provinciale, sottolineando la volontà di riprendere questa attività.

Dalla discussione è emerso anche l’auspicio di una estensione dell’Accordo a tutta l’Area metropolitana.

Quanto prima verrà convocato il Tavolo per definire un Piano delle attività e costituire dei gruppi di lavoro che dovranno realizzarlo.

"La collaborazione con le parti sociali, commenta Renzo Berti – direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ausl Toscana centro - è un presupposto fondamentale per una prevenzione dei rischi ancora più efficace di quella ottenibile con le sole attività di controllo. Mi auguro che l'intesa raggiunta a Prato possa estendersi in altri territori"

I firmatari dell’Accordo : Dipartimento della Prevenzione Usl Toscana centro, Confindustria Toscana Nord Lucca-Pistoia-Prato,Confartigianato imprese Prato, CNA Toscana centro, CGIL, CISL,UIL, Confesercenti Prato, Unione Pratese degli Agricoltori, Coldiretti Firenze Prato, Confcommercio Imprese per l’Italia province di Pistoia e Prato, Confederazione Italiana Agricoltori.

Fonte: AUSL TOSCANA centro

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