Dal 20 al 22 aprile presso la Stazione Leopolda Pisa avrà luogo il sesto congresso internazionale sulla Sowarigpa (medicina tibetana). L’evento è aperto a tutti sia ai membri della fondazione internazionale che a tutti gli interessati. Giovedi 19 aprile alle 20.30 ci sarà la cerimonia di apertura con un concerto di mantra tibetani.
Il concerto dura circa un’ora ed è possibile partecipate dietro un’offerta libera scrivendo all’organizzatore italia@sorig.net oppure iscrivendosi il 19 aprile presso la Stazione Leopolda sala storica dalle ore 18. Per chi non sia già membro dell'associazione, ma fosse interessato a condividere l'esperienza di questo evento straordinario, saranno previste due opzioni: sarà possibile partecipare alla singola giornata di sabato, per condividere pienamente il clima del congresso, le conferenze gli incontri e le esperienze in programma scrivendo a italia@sorig.net.
Nelle serate di sabato e domenica è prevista un'apertura straordinaria dalle ore 18 alle ore 20 per visitare la mostra fotografica "Segrete Stanze" ospitata, straordinariamente dal congresso sulla cultura Nagkpa (gli yogi del tibet), fondamentale nella trasmissione e preservazione di questa tradizione, sia da un punto di vista medico che spirituale. Ingresso ad offerta libera. Il programma e la descrizione dell evento è visibile sul sito www.sorigcongress.org. L’evento ha il patrocinio del Comune di Pisa
Dal tetto del mondo ai piedi della Torre di Pisa, l'armonia di una ‘Medicina della Felicità’ (a cura di sorig)- Nata in un paesaggio bellissimo ma spesso ostile, la Medicina del Paese delle Nevi ha dovuto far presto i conti con condizioni climatiche estreme ed esigenze di vita spesso faticose, che non permettono certo un approccio approssimativo, strutturando un complesso sistema che, con consapevolezza e lungimiranza, tiene conto di ogni valutazione ambientale e individuale, inserendo pienamente lo sviluppo della persona in un'ampia rete di interrelazioni ed interconnessioni.
In alcune regioni gli abitanti dell'altipiano sanno ancora bene cosa significa nascere in una Yurta, magari con temperature impossibili, crescere sotto un cielo così vasto e vicino confrontandosi con l'altitudine, imparando a collaborare con una terra che solo con duro e paziente lavoro concede i suoi frutti. È anche per questo che la Medicina Tibetana progressivamente affina i suoi strumenti: tiene conto delle tradizioni più antiche, che quasi si perdono nella leggenda, conservando con cura elementi autoctoni che, ad un'analisi attuale paiono di una incredibile lungimiranza, ma è sempre aperta al confronto, studiando e incorporando elementi delle culture confinanti e non solo, come la Medicina Ayurvedica e Cinese, la Medicina Persiana, e, per suo tramite, anche la nostra Medicina Ippocratica, arrivando anche a istituire antichi congressi medici in cui incontrarsi e confrontarsi. Sappiamo addirittura di un Galeno, assai tardivo "allievo" del più famoso omonimo, che segnò il suo contributo in questa scienza millenaria.
È veramente una medicina Olistica, come oggi la definiremmo, che tiene conto, con una visione globale, di ogni fattore e interazione, lavorando prima di tutto sulla prevenzione e sul mantenimento della salute come un equilibrio ottimale di vari fattori, cui ci si riferisce complessivamente come corpo, voce (o energia) e mente. Attraverso la trasposizione in cinque elementi - spazio, vento, fuoco, acqua e terra - tutto viene analizzato e valutato: la specifica natura del corpo fin dalla sua formazione, l'ambiente in cui si colloca e lo stile di vita, il tempo stagionale e le età che attraversa, l'alimentazione, le attività, l'aspetto emotivo e psicologico, l'etica e l'interazione sociale. Nella Medicina Tradizionale Tibetana lo studio della patologia vera e propria, benché dettagliatissimo e accompagnato da un'amplissima e accurata farmacologia e da un raffinato approccio terapeutico, è solo l'ultima risorsa. Giorno dopo giorno, la medicina continuerà ad essere, più che un rimedio, una fedele e immancabile compagna di vita, volta a preservarne la qualità, l'equilibrio, la longevità, e, non ultimo, la felicità, applicando accorgimenti e terapie esterne che permettano di vivere in pienezza non solo una lunga vita, ma una lunga vita sana, serena e soddisfacente.
Fondata dal dottor Nida Chenagtsang, direttore medico universalmente stimato e riconosciuto, la Sorig Khang International è una fondazione senza scopo di lucro che, in una rete di ben 40 paesi nel mondo, preserva lo studio e la pratica della Medicina Tradizionale Tibetana, impegnandosi nella sua diffusione e in una formazione di studi che è capace di mantenere viva e intatta la tradizione, confrontandosi con un approccio moderno e con le realtà locali. Fin dal 2006 Ski Italia (già IATTM Italia), oggi affiancata da nuovi centri in continua crescita in importanti città italiane, promuove la formazione e la pratica di questa antica disciplina, mantenendo l'integrità e l'autenticità degli insegnamenti attraverso quello che, tecnicamente, viene chiamato lignaggio ininterrotto, ovvero, non solo lo studio tecnico sui Testi tradizionali, ma anche una diretta trasmissione che realmente preserva la vera natura più profonda di questa conoscenza. Il sesto congresso internazionale della Sorig Khang International prenderà il via questo 20 aprile nella città di Pisa, presso la Stazione Leopolda.
Per tre intensi giorni, che si apriranno, alla vigilia, con un'affascinante Concerto di Mantra di guarigione tradizionali, sarà l'occasione per vivere quello che la traduzione del nome Sorig Khang International suggerisce: una casa internazionale della Scienza della Guarigione Tibetana, un'occasione per conoscere e conoscersi, per approfondire confrontando studi ed esperienze specialistiche, ma anche per esplorare personalmente un messaggio che, pur proveniente da una terra tanto lontana, sa rispondere in modo semplice qui e ora, mostrando chiari e benefici suggerimenti per affrontare la nostra stressante e frenetica quotidianità, pratici strumenti di facile applicazione, di un ben-essere che ci accompagni davvero in ogni momento della vita.
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio Stampa
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