"La via toscana alla privatizzazione della Sanità è oramai esplicita. Blocco non dichiarato del turnover, tagli al personale camuffati da razionalizzazioni organizzative, riduzioni degli acquisti di beni e servizi in particolare nel campo della farmaceutica e delle tecnologie, blocco dei contratti di lavoro, rappresentano una miscela esplosiva per determinare limitazione dell’accesso alle cure da parte dei cittadini, diminuzione e demotivazione del personale aprendo la strada alla sanità privata.
La delibera assunta dalla Usl Toscana Centro spinge il sistema sanitario regionale verso una privatizzazione sempre più marcata, seguendo una logica economica, produttivistica e individualistica che mette in secondo piano la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni e la presa in carico del paziente in un percorso diagnostico e terapeutico.
La criticità legata al rientro nei tetti di spesa sui costi del personale è diventata l'occasione giusta: si depotenzia la parte pubblica del sistema sanitario riducendo il numero di professionisti e si apre la strada al privato con un'offerta low - cost dove la logica industriale troverà risposta in prestazioni esternalizzate trasferendo l'importo dei ticket pagati dai cittadini, più qualche milione di euro, fuori dal sistema pubblico impoverendolo sempre di più.
Che visite riceveranno i cittadini a fronte del rimborso di 20 euro a prestazione di cui si legge sulla stampa? Chi ne garantisce la qualità? Siamo sicuri che non si prospetti un danno all’erario tale da interessare la Procura generale della Corte dei Conti?
Si tratta dell'atto isolato di una direzione aziendale? E se fosse così, questo non metterebbe in discussione il mandato fiduciario dato da una politica regionale che ha fatto della prevalenza pubblica del SSR il suo marchio di fabbrica?
Oppure siamo di fronte ad una strategia pianificata che trova coperture nella politica regionale?
Chiediamo al Presidente della Giunta e al Consiglio Regionale un atto urgente che preveda la revoca della delibera e un confronto immediato per capire la reale volontà politica del Governo Regionale sui temi sanitari e sulla relazione con i professionisti che hanno investito vita e carriera nell'obiettivo di garantire ai cittadini della Regione Toscana un sistema sanitario che sia pubblico, universalistico e gestito nella massima trasparenza".
ANAAO ASSOMED - AAROI EMAC – CIMO - CISL MEDICI - FESMED - FVM - ANPO ASCOTI FILAS MEDICI - CGIL MEDICI – FASSID (Aipac, Aupi, Sinafo, Snr, Simet)
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