Più di 500 studenti coinvolti solo nell’anno scolastico 2017/18, circa 5000 quelli che vi hanno partecipato dalla sua prima edizione, nel 2010, quando il progetto didattico “Amici per la Pelle” nacque come scommessa del Gruppo Giovani Conciatori del distretto toscano per avvicinare le nuove generazioni del territorio all’industria conciaria. Da allora sono state più di 100 le aziende, tra concerie, calzaturifici e impianti industriali, che hanno ospitato le visite degli studenti, in un percorso che ha coinvolto imprenditori, docenti, rappresentanti delle istituzioni e dell’intero tessuto socio-economico del territorio.
«Amici per la Pelle - dice il vicepresidente Assoconciatori Roberto Giannoni - spiega a studenti molto giovani le opportunità connesse all’industria conciaria con una ricaduta in termini di consapevolezza nelle nuove generazioni che concorre alla crescita dell’intero comparto». Scuola, studio e formazione, ingredienti base di Amici per la Pelle, anche in questa edizione del progetto sono stati sapientemente dosati per stimolare gli studenti con un concorso che parallelamente alle lezioni sulla concia, li ha visti creare opere con scarti di pelli: fino a fine aprile le opere saranno visitabili presso il Museo della Conceria, a Santa Croce sull’Arno, nell’esposizione Museum Tan, inaugurata venerdì 13 aprile alla presenza di numerose istituzioni del territorio.
Amici per la Pelle: i pareri dei sindaci dei Comuni toscani coinvolti
Giulia Deidda - Santa Croce sull’Arno: «Il progetto riesce ad incuriosire ed emozionare gli studenti rendendoli consapevoli del patrimonio di risorse connesso al distretto conciario e offre loro un'importante occasione di condivisione e crescita complessiva».
Gabriele Toti - Castelfranco di Sotto: «Un’iniziativa fondamentale per collegare le scuole del territorio al suo tessuto industriale. La conoscenza delle proprie radici, dell’anima pulsante del distretto conciario toscano, è importante che si spieghi fin dai banchi di scuola».
Alessio Spinelli - Fucecchio: «Con “Amici per la pelle” l’Associazione Conciatori ha colpito nel segno: i ragazzi coinvolti nel progetto vengono sensibilizzati al lavoro, approfondiscono la conoscenza del settore trainante della nostra economia e allo stesso tempo si sentono parte attiva di un concorso che li vede protagonisti».
Vittorio Gabbanini - San Miniato: «Grazie al concorso, studenti molto giovani, provenienti dalle scuole medie, possono imparare come si ottengono i prodotti che indossano (scarpe, borse, giacche, ecc...) e possono capirne la provenienza e l'indotto che ruota intorno alle concerie».
Ilaria Parrella - Santa Maria a Monte: «Nel progetto, istituzioni, scuola e imprenditori danno ognuno il proprio contributo ai giovani studenti che vi partecipano che ne ricavano una grande occasione di maturazione».
Fonte: Assoconciatori
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