Lungarno Pacinotti, la polemica di Confcommercio: "7 mesi per un marciapiede!"

E' l'ultimo colpo di coda di una amministrazione comunale che in molte decisioni ha nei fatti dichiarato guerra a negozi e attività commerciali. Federica Grassini, presidente di ConfcommercioPisa non crede ai propri occhi di fronte all'ennesima ferita inferta ai negozi pisani: “Dopo tutti questi anni, non ci dovremmo meravigliare più di nulla, ma ancora mi chiedo come sia ragionevolmente possibile, nel pieno della stagione turistica, chiudere e blindare dietro un cantiere decine di negozi di Lungarno Pacinotti. Un provvedimento sciagurato, che rischia seriamente di determinare la chiusura di una attività commerciale, nel contesto di una città come Pisa, dove negli ultimi dieci anni i negozi al dettaglio sono stati letteralmente falcidiati, ridotti drasticamente di una percentuale intorno al 10%”.

“Non è assolutamente compatibile l'immagine di una città a vocazione turistica con un'offerta commerciale ridotta al lumicino” - prosegue la presidente, che domanda ancora all'amministrazione comunale pisana - “il perchè di tutto questo tempo, addirittura sette mesi, solo per rifare un semplice marciapiede. Nessuno pretende di raggiungere i livelli di performance della Cina, dove una stazione ferroviaria è stata costruita in 90 ore, ma neanche far trascorrere un tempo di oltre 5.000 ore dall'inizio dei lavori”.

“Per non parlare della concertazione con le categorie, che non c'è stata in alcun modo” – aggiunge Grassini: “Ci siamo visti comparire il cantiere senza che nessuno ne sapesse qualcosa, e senza che il punto di vista, i rilievi e le esigenze legittime dei commercianti potessero emergere, pesare e influire su questa decisione. Prolungato tempo dei lavori, ulteriore restrizione della carreggiata, cancellazione degli stalli per lo scarico merci, tutte queste idee gravemente lesive per il commercio locale, avranno l'effetto di peggiorare le condizioni del traffico, ostacolare all'inverosimile la fruizione dei negozi da parte dei clienti, infliggere un ulteriore colpo letale agli affari dei commercianti”.

Fonte: Confcommercio Pisa - Ufficio Stampa

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