Formazione per ostetriche al Palagi per i primissimi mesi di gravidanza

Cinquantadue ostetriche che lavorano nei consultori dei quattro territori di Firenze, Prato, Pistoia, Empoli, sono state coinvolte nel progetto “Fisiologia del grembo. Per conoscere e promuovere la salute” organizzato e promosso dalla struttura organizzativa Ostetricia professionale, attraverso una formazione specifica che ha dato loro nuove competenze. Si tratta di un’iniziativa diversa da quella dei corsi pre e post partum, poiché per la prima volta questo incontro per la donna in attesa è dedicato esclusivamente al momento iniziale della gravidanza. Gli incontri si tengono presso il Centro di diagnosi prenatale del Palagi: l’obiettivo è di offrire alle donne che a inizio gravidanza devono concentrarsi su aspetti estremamente medici e razionali (come la scelta degli esami per la diagnosi prenatale), un suggerimento di fisiologia, un richiamo all’aspetto emotivo e sensoriale del percorso che stanno intraprendendo. Il progetto nasce anche per aiutare le future mamme a capire il proprio corpo nel primo trimestre per poterlo meglio comprendere dopo, nel delicato momento del ritorno a casa. L’esperienza di formazione ha rappresentato una novità anche per le ostetriche (oltre 400 quelle della Usl Toscana centro, di cui 280 lavorano presso i punti nascita degli ospedali e circa 120 nei consultori), solitamente coinvolte nell’accompagnare le donne durante la fase della gravidanza e del post partum.

Tanto decisa è stata la risposta delle future mamme quanto entusiasmante quella delle stesse ostetriche, che ora il progetto sarà riproposto per il Centro di Diagnosi Prenatale di Prato. Il progetto ha tutte le carte in regola per diventare un fiore all’occhiello dei due Centri dove è centralizzata l’attività di diagnosi di eventuali patologie fetali di origine genetica, cromosomica e malformativa e le relative indagini: il Centro di Prato che copre anche la zona del pistoiese e quello del Palagi, punto di riferimento per il territorio di Firenze e Empoli.

“Il corso consiste in un incontro di 2 ore alla settimana – spiega Arianna Maggiali, direttore ostetricia professionale dell’Azienda - Da ottobre quando è iniziato prosegue regolarmente tutte le settimane mentre si è interrotta a gennaio di quest’anno la fase di formazione delle ostetriche che vorremmo riprendere ed estendere anche alle altre professioniste del territorio”.

“Nel primo trimestre cosiddetto dell’adattamento – racconta l’ostetrica e musicoterapista dell’Azienda che conduce i corsi, Renza Benvenuti – l’ostetrica può accompagnare a scoprire le potenzialità del proprio ‘corpo abitato’. Lo stupore e il timore del primo trimestre è lo stesso che accompagna la donna dopo il parto quando torna a casa. Attraverso questo percorso, si impara a gestire la trasformazione fisica ed emotiva anche in funzione del dopo”. Il corso, quindi, mira ad aiutare lo sviluppo della comunicazione non verbale, sonora, sensoriale che apre alla possibilità di facilitare e arricchire lo scambio madre-bambino, riscoprendo un linguaggio nuovo, quello dell’intuizione, del sapere che sente attraverso i cinque sensi.

Fonte: Asl Toscana Centro

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