Dodici anni per l'immobiliarista livornese Michelangelo Fedele, 73 anni, accusato di usura per un'indagine del 2014. Era già stato condannato nel 2015 a 4 anni per un'altra ipotesi di usura. Fedele è stato arrestato e indagato più volte per una serie di reati tra Italia e San Marino.
La sentenza di oggi è l'epilogo di un ulteriore procedimento penale del 2013 quando Fedeli fu accusato di di truffa e contraffazione di atti pubblici. Alcune intercettazioni, però, hanno messo luce sul fatto che Fedeli intratteneva rapporti con persone che versavano in gravi difficoltà economiche e alle quali prestava denaro ottenendo in pegno la casa. Per dissimulare il prestito di ingenti somme di denaro secondo l'accusa Fedele versava caparre confirmatorie di compravendite immobiliari.
Il tirbunale ha disposto la custodia cautelare in carcere motivandola con "estrema pericolosità sociale di Fedele, una capacità intimidatoria indiscussa e riconosciuta in tutta la provincia di Livorno, la capacità di controllare e manovrare avvocati, avere stretti contatti con la criminalità organizzata e anche contatti con esponenti delle forze dell'ordine"
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