Consiglio regionale, tanti temi discussi: si parla di acqua e sanità

Dopo la giornata di ieri, si torna in Consiglio regionale. Ecco tutti i temi della seduta di oggi, giovedì 12 aprile.

Casa delle Donne di Viareggio, approvata Mozione di Sì - Toscana a Sinistra

Approvata all'unanimità dal Consiglio regionale una mozione di Sì - Toscana a Sinistra che impegna la Regione ad attivarsi per tutelare e dare continuità all'attività della Casa delle Donne di Viareggio e al Centro anti violenza “L’una per l’altra”, adoperandosi per scongiurare qualsiasi ipotesi che non risulti condivisa, a partire dall'allontanamento forzato dalla storica sede.

"La Casa delle Donne di Viareggio, simbolo e presidio fondamentale per la difesa dei diritti delle donne e il contrasto alla violenza di genere in Toscana, sta ancora aspettando di essere ufficialmente convocata dall'amministrazione comunale. La via maestra e la soluzione che caldeggiamo è di togliere quell'immobile dal piano di alienazioni del Comune, ci auguriamo che Del Ghingaro dia ascolto alle operatrici, alle assistite e al consiglio regionale. Peraltro, al momento  le responsabili della Casa delle Donne non sono state convocate neppure per visionare eventuali sedi alternative adeguate, dopo il primo improvvido annuncio del Sindaco di vendita della sede storica di via Marco Polo”, ricordano i consiglieri regionali Tommaso Fattori e Paolo Sarti.

"Dopo le 38 mila firme raccolte a sostegno dell’esperienza, è arrivato l’importante voto unanime del Consiglio Regionale, ci aspettiamo che finalmente il Comune di Viareggio dia ufficialmente garanzie: questa sorta di sfratto forzoso dalla storica sede sarebbe un pessimo segnale inviato alle donne di tutta la regione”.“Non si può far perdere altro tempo ed energie preziose a chi ogni giorno cerca di prevenire, contrastare e rimuovere le cause e gli effetti della violenza maschile sulle donne di ogni età e sui minori”, terminano i consiglieri di Sì - Toscana a Sinistra.

Ungulati e aree protette, approvata una mozione che impegna la Giunta ad incrementare gli interventi previsti dalla legge obiettivo

“I dati appena pubblicati sui risultati ottenuti dalla legge obiettivo ci dicono che nei primi venti mesi di attuazione della legge obiettivo sono stati abbattuti 215mila 575 capi: sono tanti, ma non sufficienti ad attenuare i danni sul territorio e i rischi per l’incolumità delle persone. Continuiamo a ricevere, infatti, molte segnalazioni di danni provocati dagli ungulati: danni alle colture e, molto più pericoloso, l’attraversamento degli animali su strade che sono in prossimità di riserve naturali, come ad esempio la provinciale 51 vicino alla riserva di Santa Luce. Il sistema deve quindi essere incentivato, soprattutto per quanto riguarda l’efficacia degli strumenti da attivare nelle aree protette”. Così il consigliere regionale Andrea Pieroni, illustrando la mozione di cui è primo firmatario che l’aula ha approvato a maggioranza con il voto favorevole di Pd e Lega, l’astensione Art.1-Mdp e il voto contrario degli altri gruppi di opposizione.

In particolare nell’atto, sottoscritto anche da diversi altri consiglieri regionali, si impegna la giunta regionale a: rafforzare e velocizzare gli interventi di controllo all’interno delle singole aree protette, secondo quanto disposto dalla legge obiettivo, valutando, a tal fine, qualora siano stati applicati senza successo metodi di prelievo alternativi, anche l'utilizzo della braccata per quanto concerne la specie cinghiale, in condizioni di tempo e luogo che escludano significativi impatti su altre specie selvatiche; accelerare, per quanto possibile, l’erogazione degli indennizzi per i danni arrecati alle colture agricole dalla fauna selvatica alle aziende ricadenti all’interno del sistema regionale delle Riserve Naturali.

“In sintesi – prosegue Pieroni – chiediamo che siano intensificati gli interventi di controllo previsti dalla legge obiettivo all’interno delle aree protette e che si valuti la possibilità di utilizzare, anche nelle riserve naturali, la braccata per il cinghiale quando necessario, ovvero quando gli altri metodi non abbiano portato risultati, così da raggiungere realmente l’obiettivo di ridurre la popolazione di ungulati presenti nel territorio. Contemporaneamente, è importante dare un segnale di vicinanza agli agricoltori che hanno subito danni alla colture nei terreni compresi nel sistema regionale delle riserve naturali accelerando l’erogazione degli indennizzi”.

Acqua, M5S: "La giunta regionale non ha una data certa per la consegna del Piano di Tutela delle Acque"

“Il 27 marzo scorso alcuni tecnici di ARPAT hanno prelevato un campione allo scarico del depuratore di Camaiore e rilevato valori elevatissimi di Escherichia coli, del tutto simili a quelli di un refluo in ingresso all’impianto di depurazione. GAIA spa, gestore dell’impianto, si è giustificata così ma al di là dei problemi tecnici il problema politico è che, come da noi previsto, a pochi mesi dalla nuova stagione balneare siamo ancora davanti al problema dell’acqua sporca e inquinata” così Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo M5S Toscana, nel post http://www.movimento5stelletoscana.it/acqua-marron-malgoverno/

“Ho chiesto alla giunta regionale notizie sia sulla sperimentazione dell’acido peracetico come mezzo per abbattere la carica batterica sia sul Piano di Tutela delle Acque, cioè lo strumento principale per raggiungere quella qualità dell’acqua che secondo la normativa doveva esserci già dal 2015” prosegue il Cinque Stelle che aggiunge “e in Consiglio regionale è arrivata la risposta dall’assessora all’ambiente”

“Invito i cittadini a leggerla” sottolinea Giannarelli che precisa a riguardo “la giunta regionale non ha una data certa per la consegna del Piano di Tutela delle Acque, che sicuramente dice Fratoni richiederà almeno tutto il 2018 per la stesura tecnica, e non ha la volontà politica di mettere questi interventi al primo posto”

“Aiutateci a spiegarlo ai cittadini della costa toscana” conclude il presidente del gruppo consiliare regionale Movimento 5 Stelle.

Fondazione Romualdo Del Bianco, sala dedicata a Mosca

Da Firenze a Mosca, per uno spazio dedicato alla Fondazione Romualdo Del Bianco e all’insegnamento delle buone pratiche Life Beyond Tourism (LBT).

L’evento sarà presentato in conferenza stampa venerdì 13 aprile alle 12.30, in sala Barile di palazzo del Pegaso (via Cavour, 4 - Firenze), dove interverranno il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, insieme a Paolo Del Bianco, Simone Giometti e Caterina del Bianco, rispettivamente presidente, segretario e consigliere della Romualdo Del Bianco.

La Fondazione nasce con la caduta del Muro di Berlino dalla volontà di avvicinare i giovani dei Paesi dell’Est Europa – Eurasia, non più con la forza di una politica coercitiva, ma con il coinvolgimento per motivazioni culturali, invitandoli a Firenze in gruppi di lavoro internazionali. Con questa attività, estesasi oggi a 83 paesi nei 5 continenti, la Fondazione ha creato l’orientamento Life Beyond Tourism, per offrire una piattaforma virtuale alla conoscenza fra culture, basata su elementi fondamentali quali viaggio, giovani, interculturalità, patrimonio culturale, dialogo, conoscenza, rispetto.

L’evento di intitolazione si terrà il 18 aprile a Mosca e la sala,  all’interno della prestigiosa Biblioteca statale russa di Letteratura straniera “Margherita Rudomino”, che conta oltre 40mila volumi e coordina una rete di 4mila biblioteche in tutta la Russia, sarà anche formalmente intitolata alla Fondazione, che ha sede a Firenze ma opera in tutto il mondo. Proprio alla biblioteca, anni fa, la Del Bianco ha donato un busto in marmo di Carrara raffigurante Leonardo da Vinci, posto oggi nel cortile esterno, insieme a varie altre figure che hanno dedicato la loro vita alla ricerca, alla scienza e alla cultura.

Esercizi storici, Lega: "Serve una legge regionale"

“Prendendo spunto dalla crisi del noto locale Giubbe Rosse a Firenze - afferma Jacopo Alberti, Consigliere regionale della Lega e Portavoce dell’Opposizione - ritengo sia ormai fondamentale che la Regione Toscana si doti di una Legge ad hoc che miri a preservare gli esercizi commerciali, salvaguardandone così il futuro. L’Albo esistente non è, a mio avviso, sufficiente e quindi è doveroso fare un salto di qualità anche in questo settore dell’economia toscana. Chiaro che il cosiddetto “turismo mordi e fuggi” sia sempre più in voga, ma non per questo dobbiamo arrenderci e non intervenire a favore di quelle strutture che offrono un’accoglienza diversa e magari maggiormente qualificata. Per tutto ciò mi accingo a predisporre un’apposita Legge che, lo ribadisco, punterà a supportare in modo diretto e concreto tutte quelle attività storiche di cui Firenze e la Toscana sono ricche; purtroppo, infatti, il caso Giubbe Rosse non è isolato e col passare del tempo si potrebbero aprire ulteriori capitoli similari, mettendo, dunque, a repentaglio svariati posti di lavoro.”

Sanità, M5S: "18enni toscani non possono curarsi la Sma, perché?"

“La SMA è una grave patologia neurodegenerativa che colpisce i muscoli volontari usati per attività quotidiane quali andare carponi, camminare, controllare il collo e la testa, deglutire. Fino ad oggi è stata la prima malattia genetica per mortalità in età infantile. Per curare la SMA la ricerca ha fatto grandi passi avanti e trovato una cura con la molecola nusinersen, commercializzata con il brand name di Spinraza” così Andrea Quartini, consigliere regionale M5S, nel post www.movimento5stelletoscana.it/spinraza-speranza-in-ritardo/

“Da settembre 2017 la Spinraza può essere utilizzabile in Italia, in regime di rimborsabilità dal Sistema Sanitario Nazionale e dal gennaio scorso sono iniziati i trattamenti per i bambini presso l’Ospedale Meyer di Firenze” precisa il Cinque Stelle.

“In relazione ai ragazzi maggiori di 18 anni, però, le stesse segnalazioni riportano come in Toscana non sia ancora iniziato il trattamento, nonostante il centro di riferimento dovrebbe essere già stato individuato nell’ U.O. Neurologia del Santa Chiara di Pisa” sottolinea Quartini che aggiunge “Questo ritardo mi ha preoccupato, perché è evidente dal punto di vista medico e scientifico l’importanza della pronta e agevole somministrazione gratuita, che tra l'altro occorre ripetere più volte in regime ospedaliero”.

“Per questo ho presentato un'interrogazione dove ho chiesto alla giunta regionale se la segnalazione è esatta, quindi i ritardi sono confermati e ancora deve partire la somministrazione del farmaco Spinraza, in centri toscani, per i pazienti di oltre 18 anni. Vogliamo saperlo quanto prima e capire quando la somministrazione avrà inizio e quali misure la giunta regionale vuole prendere per individuare e sanzionare le responsabilità del ritardo” conclude il consigliere regionale M5S.

Diritto allo studio, sì al bilancio 2018-20

Licenziata a maggioranza, in commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e informazione, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) la proposta di delibera sul bilancio previsionale 2018/2020 dell’azienda toscana per il diritto allo studio (Dsu). L’atto, illustrato dal direttore dell’azienda Francesco Piarulli, ha ricevuto il voto favorevole del Partito democratico e l’astensione del Movimento 5 Stelle e di Lega Nord.

Il direttore ha parlato di un’azienda che, impegnata nell’offrire servizi adeguati agli studenti, pone tra i suoi obiettivi quello di garantire il beneficio della borsa di studio alla totalità degli idonei – in incremento rispetto al bando 2016/17 – e di attivare contributi straordinari per studenti in difficoltà.

Sul fronte dello sviluppo della capacità abitativa, è attesa l’apertura delle residenze Brillo a Firenze, prevista nel 2019, e S. Cataldo a Pisa, nel 2020, oltre ad una razionalizzazione dei costi per spese di pulizia e portierato. Non si prescinde, ha fatto presente il direttore, dal mantenimento dei livelli di efficienza dei servizi di ristorazione, dall’ottimizzazione della gestione del patrimonio aziendale e dal miglioramento del livello qualitativo dell’ospitalità nelle residenze universitarie.

Sul numero di posti letto, “ricordo – ha detto Piarulli – che ne abbiamo circa 4mila 700 attivi”, sulla ristorazione “mediamente negli ultimi sei, sette anni abbiamo erogato circa 4milioni di pasti su base annuale”.

Parlando di cifre, le assegnazioni 2018 dalla Regione Toscana restano confermate al livello del 2017, sia nell’ammontare complessivo di 62milioni e 275mila euro che nella loro ripartizione: 14milioni per le spese di funzionamento e di gestione; 12milioni 575mila per borse di studio e servizi aggiuntivi agli studenti; 15milioni e 600mila per la tassa regionale e 20milioni e 100mila dal fondo integrativo statale (Fis) per borse di studio e prestiti. La previsione per i trasferimenti per il 2019 e 2020 si prefigura invariata al 2018.

Alcuni numeri sui benefici economici agli studenti: nel 2017/2018 i vincitori di borse di studio (graduatorie provvisorie) sono 14mila 678 e distribuiti in 5mila424 a Firenze, 5mila 798 a Pisa, 3mila456 a Siena. “Per l’anno accademico 2017/18 – ha aggiunto Piarulli – si prevede l’erogazione di borse di studio pari a 46milioni e 122mila euro con un incremento del 2,5 per cento rispetto al 2017. Per il 2019/2020 si stima una sostanziale stabilità”.

La consigliera regionale Alessandra Nardini (Pd) ha espresso apprezzamento per “il rinnovato impegno nell’offrire più posti letto agli studenti” e soddisfazione, perché “continuiamo ad essere l’unica Regione che garantisce le borse studio, ma anche le borse servizi”.

Roberto Salvini (Lega nord) ha, invece, evidenziato “la scarsa manutenzione” della mensa Betti di Pisa “che dà l’impressione di un ambiente degradato con scritte sui muri e ruggine”.

A concludere il dibattito, l’intervento del presidente Anselmi. “Avverto la tensione positiva – ha detto – da parte della Regione, che sul tema ha un approccio serio, sobrio, concreto” e “socialmente appropriato”. E poi, “le risorse sono un punto non prescindibile. In una fase storica di contenimento, i numeri sono stati tendenti alla crescita dal punto di vista dei servizi a conferma di un sistema regionale attento ad offrire opportunità agli studenti. La Regione mette su questo fronte oltre 26milioni di risorse dirette, oltre alla quota delle tasse universitarie rigirate sui servizi e sulle borse, a conferma di un orientamento marcato con pochi paragoni sul territorio nazionale. Siamo sulle posizioni storicamente di testa per il diritto allo studio”. “Il piano dimostra un lavoro che procede sugli investimenti sull’incremento dei posti letto, sulla manutenzione delle strutture”.

Il presidente ha poi salutato l’ingresso in commissione della nuova consigliera regionale Luciana Bartolini (Lega Nord) al posto del collega Jacopo Alberti (Lega nord) assegnato alla Sanità.

Strage di via Fani, Pegaso d'Oro a Filippo Boni

Per il minuzioso lavoro di ricerca sulla strage di via Fani, Filippo Boni riceverà il Pegaso dal presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani.

Il vicesindaco di Cavriglia, ma soprattutto autore del libro ‘Gli eroi di Via Fani’ (Longanesi Edizioni) riceverà riconoscimento del Consiglio regionale, domani, venerdì 13 aprile alle 13 nella sala Barile (via Cavour, 4).

Nella strage, lo ricordiamo, il 16 marzo 1978 due carabinieri e tre poliziotti, gli agenti della scorta Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, persero la vita nel corso del sequestro di Aldo Moro ad opera delle Brigate rosse.

Il presidente Giani consegnerà il Pegaso per riconoscere il valore di un’opera che ha portato alla luce aspetti mai realmente approfonditi sulla strage della scorta dell’allora presidente della Dc e restituisce verità e memoria a persone trucidate e poi dimenticate.

Nel pomeriggio, alla libreria Red di piazza della Repubblica (18.15), il presidente dell’assemblea toscana parteciperà alla presentazione del libro che raccoglie le storie anche dei familiari dei due carabinieri e dei tre poliziotti: genitori, figli, fratelli, fidanzate.

Donazioni sangue, Scaramelli (PD): "Numeri in crescita"

“Bene l’aumento dei giovani che donano  sangue ma è importante semplificare le procedure del sistema trasfusionale toscano  uniformandole sempre di più in modo da migliorare ancora di più l’accesso alle donazioni”. Così il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli che questo fine settimana parteciperà alla 47esima assemblea di Avis Toscana in programma a Chianciano Terme.  “Secondo i dati più recenti- aggiunge il presidente Scaramelli-  cresce l’impegno dei giovani che rappresentano più del 50 per cento dei donatori. Questo è un fatto positivo perché significa che sta crescendo il senso di responsabilità  e la consapevolezza che donare è un gesto che salva la vita. Tuttavia, sempre secondo i dati diffusi da Avis, c’è un calo complessivo di circa l’1% per cento delle donazioni di sangue in Toscana. E’ importante quindi semplificare il più possibile le procedure per la donazione in modo da renderle sempre più uniformi in un sistema di sanità pubblico”

Commissione pari opportunità: apprezzamento per il lavoro svolto

Il Consiglio regionale, su proposta della commissione Affari istituzionali, esprimerà apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione per le pari opportunità. E’ questo il testo della proposta di risoluzione letto dal presidente Giacomo Bugliani (Pd) al termine del dibattito sulla relazione della presidente della commissione Rosanna Pugnalini.

“In Toscana le donne studiano di più, con 5/6 punti sopra i colleghi maschi, spesso con risultati migliori e laureandosi prima. Sono 95mila le imprese a guida femminile, circa 1 su 4, che salgono ad 1 su 3 se l’età è inferiore a 35 anni – ha rilevato la presidente – Le donne faticano di più ad entrare nel mondo del lavoro e guadagnano di meno. Persino la presenza nelle istituzioni è insoddisfacente. Dei 276 comuni toscani, 229 sono guidati da sindaci e solo 47 da sindache. Nessuna in comuni sopra i 50000 abitanti”.

Un tema che è stato ripreso da Valentina Vadi (Pd), esprimendo apprezzamento per il lavoro fatto dalla Commissione. “Sono dati sconfortanti, anche se siamo la seconda Regione come presenza - ha osservato – Tutto nasce da un limitato riconoscimento del ruolo pubblico della donna. Il paese ne riconosce solo il ruolo privato. E’ un problema essenzialmente culturale”.

“Non ci piace la filosofia che sta dietro tutte queste iniziative – ha affermato Marco Casucci (LN), annunciando il voto contrario - Abbiamo una diversa attenzione al mondo femminile e la rivendichiamo”.

Difensore civico: apprezzamento unanime per l’attività

Il Consiglio regionale, su proposta della commissione Affari istituzionali, nella prossima seduta esprimerà apprezzamento per i risultati conseguiti dal Difensore civico regionale e si impegnerà su cinque punti. A favorire la conoscibilità dell’Ufficio di difesa civica regionale, garantendone le necessarie risorse umane, strumentali e finanziarie. A sostenere le sue iniziative per aumentare il numero dei procedimenti e gli ambiti di operatività relativi alle conciliazioni, in particolare nel settore idrico, dove da anni opera la relativa Commissione conciliativa regionale, in sinergia con l’Autorità idrica toscana. Conferma inoltre le funzioni del Difensore civico nella tutela in ambito sanitario, quale Garante del diritto alla salute. Il Consiglio sosterrà, inoltre, la sua attività istituzionale presso gli organismi europei e internazionali. Favorirà, infine, tutte le iniziative per giungere ad una legge quadro statale per l’istituzione del Difensore civico nazionale, considerato che tale figura è già presente nei paesi dell’Unione europea.

E’ stato lo stesso presidente della commissione, Giacomo Bugliani (Pd), a leggerne il testo, predisposto al termine dell’audizione del nuovo Difensore civico regionale Sandro Vannini, in carica dal febbraio scorso. Vannini ha ricordato che gli uffici seguono oggi quasi duemila procedimenti amministrativi, in vari settori come il settore idrico, dove si è giunti a conciliazioni per un valore di 500mila euro senza alcuna iniziativa d’informazione. Altra area in espansione è la responsabilità dei medici. “Il Difensore civico toscano in termini di efficienza – ha sottolineato – compete al massimo livello nazionale, faccia a faccia con la Lombardia”.  Marco Casucci (Lega Nord) ha annunciato il voto favorevole, chiedendo charimenti sull’ipotizzata figura di garante unico per la difesa civica, l’infanzia ed i detenuti. “Ci sono difficoltà sul piano giuridico – ha replicato il presidente Bugliani – Il legislatore statale attribuisce direttamente alcune funzioni alle singole figure di garante. E’ la legge nazionale che indirettamente costituisce un ostacolo”. Un appello alla diffusione della conoscenza della figura del Difensore civico è stato lanciato da Gabriele Bianchi (M5S) nella sua dichiarazione di voto favorevole, mentre Maurizio Marchetti (FI) ha espresso apprezzamento per questa figura, “che dovrebbe essere il vero difensore dei cittadini”.

Corecom: nascerà un gruppo di lavoro per rivederne la disciplina

Il Consiglio regionale, su proposta della commissione Affari istituzionali, nella prossima seduta esprimerà apprezzamento per i risultati conseguiti dal Comitato regionale per le comunicazioni della Toscana nell’anno 2017 ed approverà la relazione annuale sulle attività proprie. Il Consiglio si impegnerà inoltre a costituire un gruppo di lavoro tra i rappresentanti del Corecom e dell’assemblea regionale con l’obbiettivo di formulare in tempi ragionevoli una proposta di legge per rivedere la disciplina dell’organismo.

E’ stato il presidente della commissione Giacomo Bugliani (Pd) ad illustrare la proposta di risoluzione, che è stata licenziata a maggioranza, con il voto di astensione dei gruppi M5S e Lega Nord.

La proposta è stata formulata al termine della relazione del presidente del Corecom Enzo Brogi sull’attività svolta negli ultimi tre mesi dell’anno, che hanno puntato a far conoscere meglio ai cittadini toscani il suo ampio raggio di azione con vari strumenti: un nuovo logo; spot sul gioco d’azzardo; convegno sulla comunicazione dell’emergenza, partendo dall’esperienza drammatica di Livorno; interventi sul patrimonio di televisioni e radio, molte delle quali hanno fatto la storia della radiofonia italiana; premio al comunicatore dell’anno; riconoscimento alle migliori tesi master. Brogi si è soffermato sulle  conciliazioni, che hanno interessato nel 2017 ben 7500 cittadini toscani, con 3 milioni e mezzo di euro recuperati a loro favore, grazie ad un risultato positivo nell’83 per cento dei casi, ottenuto nell’arco di 38 giorni. “La legge istitutiva del Corercom risale al 2002, quando eravamo ancora con la televisione in bianco e nero – ha osservato – E’ necessario arrivare al più presto ad una nuova legge regionale, che tenga conto delle nuove tecnologie e dei nuovi sistemi informativi”.

“Quelli della comunicazione sono temi sui quali è opportuna un’iniziativa immediata – ha osservato Leonardo Marras, capogruppo del Pd – Abbiamo solo le competenze della Regione, ma credo sia indispensabile avere almeno uno strumento adeguato. La commissione deve farsi parte attiva e dar vita ad un gruppo di lavoro”. A suo parere, inoltre, deve essere analizzato in profondità il sistema televisivo locale, che lo sforzo tecnologico e organizzativo in piena crisi ha reso molto fragile.

Il voto di astensione del gruppo M5S è stato annunciato da Gabriele Bianchi, che ha raccomandato una maggiore incidenza e terzietà, pur apprezzando lo sforzo fatto in questi ultimi mesi. “Sono a disposizione per affrontare un percorso di rinnovamento, ma nel momento in cui passiamo dalle parole ai fatti – ha affermato Marco Casucci (Lega Nord), motivando la sua astensione – “non dimentichiamo che nel 2016, unica Regione in Italia, siamo stati costretti a rispedire risorse non utilizzate a Roma per le funzioni delegate”. Secondo Francesco Gazzetti (Pd) questo settore richiede attenzione anche per la qualità del lavoro. “Quando veniamo intervistati – ha osservato - dovremmo chiederci che tipo di contratto hanno le persone che fanno le domande e fanno le riprese. Ne va della qualità dell’informazione e della democrazia”.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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