E’ l’inevitabile momento dei calcoli. Con sole quattro partite da giocare, quattro punti di vantaggio sulla prima inseguitrice ed un sogno da inseguire che si chiama nientemeno che A1, fare previsioni su quello che potrebbe accadere è la cosa più banale e scontata del mondo.
E Mario Ferradini, storico assistente della squadra, non sfugge alla regola e cerca di illustrare la situazione. "Potremmo anche essere promosse in caso di una vittoria – esordisce - mentre con due da qui alla fine saremmo sicuramente in A1".
Poi spiega meglio. "Se sabato dovessimo vincere a Bologna e poi domenica Palermo perdesse a Galli la promozione sarebbe matematica ed è il solo caso in cui ci basterebbe una sola vittoria. Altrimenti, se noi dovessimo perdere, dovremmo aspettare ancora le partite successive. Proprio la prossima settimana giocheremo in casa con Faenza mercoledì e con Orvieto sabato e quindi queste gare potrebbero essere decisive. Oltretutto, anche guardando gli scontri diretti, noi siamo l’unica squadra ad avere 2-0 con le nostre concorrenti dirette, a parte ovviamente con Bologna contro cui giochiamo sabato e che può anche ribaltare la differenza canestri con noi che all’andata vincemmo di sette punti. Anche questo dei canestri è un dato che dobbiamo tenere in considerazione se dovessimo poi arrivare appaiati. Ultimo aspetto da valutare è che ci sono ancora degli scontri diretti visto che come detto Palermo deve andare a San Giovanni, lo stesso San Giovanni a Civitanova Marche e infine Bologna a Palermo e si tratta di sfide che saranno poi importanti per la griglia playoff".
Insomma, per tirare una riga, possiamo dire che ci siamo vicinissime. "Sì e devo dire che la squadra è determinata e decisa a farcela. Tutte le ragazze hanno la giusta e comprensibile tensione ma anche la voglia e la fiducia che servono, quindi ci avviciniamo alle prossime partite col rispetto che dobbiamo avere per ogni avversario indipendentemente dalla classifica ma anche con la determinazione a giocare la nostra partita. Se dovessimo farcela potremmo essere paragonati al Leicester di Ranieri o al famoso Verona di Bagnoli, squadre che non erano accreditate della vittoria finale ma che alla fine tagliarono per prime il traguardo".
Unica nota stonata l’infortunio a Laura Manetti. "Purtroppo la frattura al polso non ci voleva – chiude Ferradini – ma lei deve essere contenta perché nell’ultimo mese ha fatto cose che qualcuna non fa in tutta la carriera: le finali nazionali Under 20 con Orvieto e soprattutto il contributo importante che ha dato al nostro attuale primo posto".
Fonte: Use Basket Empoli
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