Un intervento di somma urgenza a scopo precauzionale è stato disposto oggi dall’amministrazione comunale di San Gimignano per la terrazza panoramica “Salve Regina” nei pressi di Porta San Matteo. La terrazza, costruita nel secolo scorso, non fa parte della cinta muraria medievale della città e si trova sul versante opposto del tratto di mura interessato dal crollo del 3 aprile. L’intervento si è reso necessario dopo che alcuni recenti rilievi effettuati dai Vigili del Fuoco hanno evidenziato lievi movimenti della parte muraria sottostante la terrazza dove, nelle scorse settimane, i tecnici del Comune avevano rilevato delle lesioni.
A scopo precauzionale sono state emesse due ordinanze: una di inagibilità di un’abitazione saltuariamente abitata sottostante la terrazza ed una di divieto di transito di mezzi pesanti, oltre le 22 tonnellate, lungo la vicina via dei Fossi allo scopo di evitare le vibrazioni del suolo generate dal transito di tali autoveicoli.
L’area interessata dall’intervento di somma urgenza è stata recintata a monte e a valle e sono stati rimossi gli elementi di arredo, panchine e cartellonistica. Nella giornata di oggi sono iniziate le indagini geologiche propedeutiche alla realizzazione dei micropali di consolidamento del fronte dopo i sopralluoghi da parte dei funzionari della Soprintendenza di Siena, Arezzo e Grosseto e delle società che gestiscono i diversi servizi a rete per evitare eventuali interferenze negli scavi di posizionamento degli stessi micropali di tenuta.
Sono stati incaricati dall’amministrazione comunale un tecnico strutturista, nella persona dell’ingegnere Roberto Bruttini, che nelle prossime ore redigerà un progetto di messa in sicurezza del fronte e l’impresa Ambrogetti di Verghereto (FC) che immediatamente dopo inizierà i lavori.
«E’ un intervento assolutamente precauzionale a salvaguardia della pubblica incolumità – spiega il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – e, ad una prima analisi, il movimento registrato nel fronte murario sarebbe riconducibile ad una situazione di stress termico generato dalla lunga siccità degli anni scorsi e dalle abbondanti piogge delle scorse settimane.
Per quanto attiene alle risorse necessarie una prima stima individua in 150mila euro il fabbisogno che l’amministrazione comunale sta predisponendo attraverso una variazione di bilancio specifica».
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