Dipartimento dei Servizi Sociali: il futuro passa da disabili, famiglie e minori

Si sono riuniti in 200 questa mattina nell’auditorium Pieraccini dell’ospedale San Donato di Arezzo per la Convention aziendale della Asl Toscana Sud Est dedicata al Sociale. Un confronto tra assistenti sociali, amministrativi, direttori di Dipartimento, di Zona Distretto, delle Società della Salute e operatori delle varie professioni in Azienda, con l’obiettivo di tracciare un bilancio dei primi due anni di lavoro del Dipartimento Sevizi Sociali e programmare gli interventi futuri. Alla Convention hanno partecipato anche alcuni amministratori dei Comuni, che hanno dato un contributo alla riflessione maturata nel confronto con i professionisti.

Nell’occasione è stata presentata una pubblicazione, dedicata agli addetti ai lavori, con progetti, numeri, priorità e azioni. I lavori sono stati coordinati dal direttore del Dipartimento, Patrizia Castellucci, e introdotti dal direttore generale Enrico Desideri che ha sottolineato le tre direttive da seguire: “La prima, avvicinare le cure alle persone per garantire equità di accesso soprattutto alle fasce più fragili di popolazione; la seconda, personalizzare le cure perché ognuno di noi è diverso dall’altro ed ha proprie esigenze; la terza, diffondere la sanità di iniziativa, cioè l’approccio di gestione delle malattie croniche che non aspetta il cittadino in ospedale, ma lo “intercetta” prima che le patologie insorgano o si aggravino”. Ai saluti di Desideri, hanno fatto seguito quelli del direttore sanitario Simona Dei, della consigliera regionale Valentina Vadi, della presidente del Consiglio dell’Ordine regionale degli assistenti sociali Laura Bini e della responsabile Settore Politiche per l’integrazione sanitaria della Toscana, Barbara Trambusti.

Le aree di intervento del Dipartimento dei Servizi Sociali spaziano in ambiti fondamentali della comunità: la tutela dei minori, il sostegno ai disabili e alle loro famiglie, il sostegno alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie, il servizio civile, le commissioni multidisciplinari di vigilanza e controllo, il sostegno alle donne e ai bambini vittime di violenza.

Una delle attività più importanti realizzate in questi mesi dal Dipartimento è la redazione di un “Regolamento per l’accesso ai titoli di acquisto per l’accoglienza residenziale di anziani non autosufficienti in RSA”, basato sul principio della libera scelta: cioè, il cittadino non autosufficiente e la sua famiglia possono scegliere la struttura residenziale sociosanitaria che preferiscono nell’ambito dell’intera Toscana. In questo nuovo contesto, si è reso necessario omogeneizzare i criteri di accesso alle RSA e le condizioniper la costituzione e la gestione delle liste di priorità. Il Regolamento, che adesso è in fase sperimentale fino al 31 dicembre 2018, entrerà definitivamente in vigore nei primi mesi del 2019, garantendo una uniformità di procedimenti e criteri nell’intero territorio della Asl Toscana Sud Est.

“Ringrazio tutti coloro che sono presenti a questa giornata formativa e informativa – ha spiegato Patrizia Castellucci – Il nostro obiettivo è costruire percorsi integrati per rispondere ai bisogni dei cittadini, con lo scopo di individuare le migliori soluzioni possibili, anche in un momento storico difficile come quello attuale, in cui le risorse sono inferiori rispetto al passato. Però possiamo contare sulla capacità dei professionisti di lavorare in rete e sull’attenzione da parte delle istituzioni ai vari livelli.

Rivestono un ruolo fondamentale anche le risorse messe a disposizione con il Reddito di Inclusione e gli interventi del Fondo sociale europeo: questi rappresentano delle opportunità che i nostri professionisti devono cogliere, mettendo insieme le energie migliori per rispondere alle esigenze del cittadino”.

Fonte: Usl Sud Est - Ufficio Stampa

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